Data pubblicazione: 03/08/2008 | CRONACA
Musica troppo alta. E scatta la denuncia dei villeggianti, che raccolgono le firme
Denunciato il titolare di uno stabilimento balneare sul lungomare di Gallipoli. Alcuni turisti che villeggiano lì vicino prima hanno raccolto le firme, poi sono andati dritti dai carabinieri di Gallipoli. I rilevamenti con l'aiuto dell'Arpa.
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>GALLIPOLI</strong> | Musica a 50 decibel
o forse più, fino alle prime ore del mattino. Che disturbava
il quieto vivere dei residenti. A tal punto che, alla fine, non ce
l'hanno fatta più e, firme alla mano, si sono recati dai
carabinieri. In questi giorni, sovente accade che di notte in
prossimità degli stabilimenti balneari la musica assuma
livelli piuttosto alti, perché i villeggianti che si recano
dalla prime ore della notte fino al mattino successivo hanno voglia
di ballare e lo possono fare sulla spiaggia solo se in quel luogo la
musica simula i decibel di una discoteca. Alto volume che, per forza
di cose, è un biglietto da visita dello stabilimento che
lavora e intrattiene di sera, e che ad ogni modo non può esser
da meno, se così si può dire, della concorrenza. Per
questo motivo, ormai esausti di dover sorbire ogni sera quella musica
ad alto volume, prima con i suoni chillout, poi con quelli che ti
permettono di ballare, e quindi dance e house, i residenti della zona
in prossimità della Baia Verde, hanno preso l'iniziativa di
rivolgersi alle forze dell'ordine per porre fine a quella che era
diventata una situazione insostenibile. Una rappresentanza ingente di
persone, circa cinquanta, che dopo aver raccolto un abbondante numero
di firme, hanno redatto una lettera di denuncia dove hanno
sottolineato che in quelle condizioni la vacanza non poteva più
andare avanti.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">«Non ce la facciamo più»
avrebbero detto ai carabinieri della compagnia di Gallipoli, che
diretti dal capitano Domenico Barone, hanno avviato le indagini. Per
il titolare dello stabilimento balneare è scattata una
denuncia a piede libero, per disturbo della quiete pubblica, e per
aver intrattenuto il pubblico senza le dovute autorizzazioni. Il
provvedimento, quindi, prevede che il lido rimanga aperto, con la
restrizione della musica che non potrà assumere decibel
elevati. E poi, i carabinieri hanno sequestrato tutto l'impianto per
diffondere la musica, le consolle, i cavi e le casse acustiche. I
militari sono giunti a stabilire che si trattasse di 50 decibel
grazie all'ausilio dell'Arpa. Una sera si sono recati nell'abitazione
di un turista giunto dal Nord Italia nel Salento, che è tra
coloro che hanno firmato la lettera di denuncia, che si trova nelle
vicinanze del lido adibito a discoteca. A quanto pare, la licenza del
titolare non avrebbe potuto superare i due decibel, invece quella che
è stato rilevata aveva una soglia di cinquanta. Dunque,
decisamente più alta rispetto a quella che gli era consentita.</p>