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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>GALLIPOLI</strong> | Non è la
prima volta che a Gallipoli ci si ritrova per guardarsi negli occhi
lontano dalla scena politica. Anche quest'anno, come lo scorso anno, nella stessa
location, l'occasione di mettere da parte quella visione «a mezzo
busto» che si ha dei consiglieri seduti in assise provinciale, lascia
il posto alla spensieratezza di un sabato d'agosto, dove di tutto si
può parlare tranne che di politica, che poi, vuoi o non vuoi,
per forza di cosa lo devi fare. Perché la politica, non si
vive sugli scranni di Palazzo dei Celestini. Chiedilo a <strong>Flavio
Fasano</strong>, che da qualche settimana a questa parte, precisamente dal
7 luglio scorso, è neo assessore della Provincia di Lecce, con
deleghe a Strade, Edilizia Scolastica, Impiantistica sportiva e
Sport. Una nomina che era arrivata direttamente dal presidente della
Provincia di Lecce, <strong>Giovanni Pellegrino</strong>, a seguito delle
dimissioni da assessore di Salvatore Capone (Pd), che invece è
diventato segretario provinciale del Partito democratico. Fasano ha
così abbandonato il suo lavoro da capogruppo per dedicarsi,
probabilmente a qualcosa di altrettanto nobile, che però lo
vedrà impegnato in prima persona sul fronte meramente
amministrativo. E non sarà facile, per Fasano, risolvere i
problemi e innovare i settori di sua competenza. Per diversi motivi.
Innanzitutto per il fatto che la nomina è arrivata poche
settimane fa, e i cittadini dovranno andare alle urne tra pochi mesi,
durante la tornata elettorale della prossima primavera. Poi, per il
fatto che la sua non è una delega soltanto, ma quattro, in
settori dal punto di vista amministrativo completamente differenti.
Tra l'altro, lo stesso Capone, era stato chiaro: «L'assessorato
che lascio necessita di una conduzione politica che può essere
affidata a persona di maturata esperienza politica e gestionale».
Era la premessa, per Salvatore Capone, per dare il suo benestare al
presidente Pellegrino, come dire «Fasano è una persona
d'esperienza».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">E in assise provinciale, queste ultime
settimane, non sono state di facile estrazione. Proprio ieri, il
consiglio provinciale ha approvato all'unanimità una proposta
di legge, con destinatario la Regione, presentata dal consigliere
<strong>Donato Margarito</strong>, e avente come oggetto la «tutela e la
valorizzazione del sistema costruttivo con copertura a volta».
Una proposta di legge che, come sottolinea lo stesso consigliere, «è
il risultato di indagini accurate sul territorio e di ricerca
culturale sulla cosiddetta architettura minore che ha visto cooperare
specialisti, professionisti, ricercatori, dirigenti, governi locali
ed addetti ai lavori». Il fine, sottolinea ancora Margarito «è
quello di arginare il fenomeno della demolizione di queste strutture
a scopi insediativi, evitando la distruzione di questo patrimonio,
dal valore culturale e spirituale inestimabile, che è legata
alla necessità di recuperare, a tutti i costi, cubatura.
Rispetto a tutto questo, la proposta di legge che ho avanzato chiede
una chiara inversione di tendenza. I tempi sono maturi perché
la legislazione adotti provvedimenti adeguati e la destinazione della
spesa pubblica faccia il resto. La mentalità, le prese di
posizione di tanti cittadini, le preferenze estetiche e le numerose
pubblicazioni sul tema sono il segnale di una diffusa esigenza che
non si può più ignorare».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Solo ieri, Flavio Fasano, aveva
sottolineato che «dopo cinque anni da quando questa
amministrazione si è insediata, l'anno in corso assume
rilevanza, perché oltre ad essere l'ultimo prima di una
campagna elettorale, è anche quello in cui si è dovuto
riflettere sulla morte di un consigliere di maggioranza, Peppino
Basile di Ugento», che solo fino a poche settimane fa sedeva
sui posti della sua maggioranza. E in merito a Basile, Fasano
sottolinea: «Speriamo che si faccia luce quanto prima
sull'accaduto e i responsabili vengano assicurati alla giustizia, che
certamente sta svolgendo un lavoro delicato». Oggi, ha poi
aggiunto, «Ci manca, la figura di Peppino ci manca». E
poi assicura: «I problemi che mi trovo ad affrontare
quest'anno, anche malgrado i miei impegni, vi assicuro che non sono
pochi. Nonostante ciò, ho voluto ugualmente invitare tutti
nella mia città, per discutere tra un bagno e un buon piatto
di pesce anche dei problemi della nostra provincia che non mancano».
E quali sono, dunque, i problemi di questa provincia? Fasano
prosegue: «Penso, ad esempio, all'evidente diminuzione dei
flussi turistici, e al problema occupazionale, e non da ultimo ai
problemi delle aziende nel campo dell'edilizia. Anche alla luce
dell'esperienza degli altri anni, il fatto di trascorrere una
giornata di svago tutti insieme può essere un momento
importante per fare il punto su problemi e soluzioni della nostra
Provincia».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>IL MENÙ</strong> | Come
di consueto negli ultimi anni, Fasano ha mantenuto l'abitudine di
invitare all'hotel Costa Brada di Gallipoli, di <strong>Antonio Filograna</strong>,
che tra l'altro era presente all'incontro, tutti i consiglieri
provinciali e gli assessori, insieme ai dipendenti «per
trascorrere una giornata al mare e stemperare i toni del dibattito
politico». Ed ecco che, alcuni più puntuali, altri con
qualche minuto di ritardo, spuntano <strong>Antonio Musio</strong>, assessore
provinciale alla Gestione del territorio, e <strong>Roberto Martella</strong>,
consigliere d'opposizione, poi <strong>Sergio Bidetti</strong>, presidente del
Consiglio provinciale, e <strong>Giuseppe Coppola</strong>, consigliere del
Pdl, che ha offerto i vini della sua cantina «Li Cuti». I
consiglieri, gli assessori e il presidente, prima hanno degustato un
aperitivo per stimolare l'appetito, e poi si sono serviti al buffet a
base di verdure, e frutta fresca di stagione. Un menù ricco,
curato da <strong>Marco Andronico</strong>, direttore del Costa Brada, in cui
sono stati serviti anche degli antipasti. Risotto con foglie di
spinaci, e pasta di mare, carpacci di salmone, soppressata di pollo.
Per poi passare ai primi piatti. Sagne ritorte con porcini e scampi,
risotto ai gamberetti. Un menù per circa un centinaio di
persone.</p>