Data pubblicazione: 02/08/2008 | CRONACA
Assiste inerme alla lite tra il suo pit bull e un altro cane. Denunciato per malgoverno
Cerca di sedare la lite tra il suo meticcio e un pit bull, ma viene aggredito da quest'ultimo. Il padrone di un cane, già noto per reati in materia di armi, stupefacenti e contro il patrimonio è accusato di lesioni personali colpose.
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>GALLIPOLI </strong>| Le cronache degli
ultimi mesi ci hanno abituato a cruenti attacchi di cani, spesso
pitbull, nei confronti di altri cani oppure nei confronti di persone,
a volte, i loro stessi padroni. Quello accaduto a Gallipoli ne è
solo l’ultimo esempio. Giorni fa, infatti, un uomo residente in
città, si era recato al commissariato di polizia locale per
denunciare l’aggressione da parte di un pit bull. Mentre era a
passeggio con il suo meticcio nei pressi di un parco, infatti – ha
raccontato – sarebbe stato aggredito da un altro cane, libero di
correre e mordere, poiché senza guinzaglio né
museruola. Il pitbull si sarebbe lanciato contro il piccolo meticcio
dando vita ad una lotta cruenta in cui, com’è facile
immaginare, avrebbe avuto la meglio. Ma l’uomo, vedendo il proprio
cane in fin di vita per un morso alla gola, si sarebbe intromesso e
sarebbe infine riuscito a distogliere il pit bull dal suo intento,
solo dopo aver riportato varie ferite al braccio, guaribili – come
sentenziato dai medici del pronto soccorso – in dieci giorni. Ma lo
stupore e lo sdegno più grandi, da parte del gallipolino, nel
suo racconto, sono stati rivolti al padrone del pitbull che,
nonostante avesse assistito a tutta la scena, non avrebbe fatto
nulla, anzi, si sarebbe defilato il prima possibile.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Non è servito comunque molto
tempo agli agenti per identificare il padrone del cane, poiché
si tratterebbe di una loro vecchia conoscenza. L.M., un commerciante
48enne di Gallipoli, che era già stato denunciato in passato
per reati in materia di armi, stupefacenti e contro il patrimonio, ed
è inoltre risultato essere sotto libertà vigilata,
poiché ritenuta persona socialmente pericolosa. Proprio per
questo, è stata applicata l’ordinanza del ministero della
Salute relativa alla tutela dell’incolumità pubblica
dall’aggressione di cani. L’articolo 5, infatti, vieta alle
persone sottoposte a questa misura il possesso di cani, o incroci,
tra cui i pit bull, i rottweiler e i bulldog. Il cane quindi è
stato affidato ad un canile. Il suo incauto padrone dovrà
invece vedersela con l’accusa di lesioni personali colpose e di
omessa custodia e malgoverno di animali. L’episodio verrà
relazionato al magistrato di sorveglianza che potrebbe inasprire la
misura di sicurezza a carico dell’accusato. <em>(v.m.)</em></p>
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