di Valentina Maniglia
<p style="text-align: justify;"><!--
@page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm }
P { margin-bottom: 0.21cm }
--></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Fare l’artista di
strada è spesso una passione. Altre volte invece sembra
l’unica via per guadagnare qualcosa e, pur di esserlo, si potrebbe
arrivare persino a violare la legge. È quanto avrebbe tentato
di fare un venditore ambulante scoperto ieri dagli uomini della
Questura di Lecce. Nel corso di controlli specifici atti a
contrastare il fenomeno dell’abusivismo ambulante, predisposti dal
questore Vittorio Rochira in particolare nelle zone adiacenti via
Salvatore Trinchese, nel capoluogo leccese, nel centro della città,
gli agenti si sono imbattuti in un clown, che vendeva merce varia,
senza però le prescritte autorizzazioni.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Dalla verifica della comunicazione
presentata al Comune di Lecce è emerso che l’uomo, oltre a
vendere su un’area pubblica privo di permesso, si era dichiarato
falsamente artista di strada, in particolare «clown,
realizzatore di palloncini tradizionali e raffiguranti animali»,
senza averne le capacità. Davanti a lui erano infatti esposti
in bella vista numerosi palloncini raffiguranti personaggi e animali
dei fumetti, peccato che invece di essere frutto delle sue capacità
artistiche e manuali, fossero risultati di fattura industriale.
Chiaramente, non ci sarebbe stato nulla di male nel vendere quei
palloncini, se non ci fosse stata quella comunicazione al Comune di
Lecce in cui si autodichiarava «artista».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Proprio per questo i palloncini, 23 in
tutto, sono stati sequestrati, mentre il venditore ambulante ha
subìto una contravvenzione (ai sensi dell’articolo 28, commi
2 e 3, e articolo 29, comma 1, del Decreto Legislativo 114/98, <em>ndr</em>)
e verrà segnalato all’autorità giudiziaria competente
per le false dichiarazioni rese ad un incaricato di pubblico
servizio. Nel corso dell’operazione sono stati inoltre controllati
altri sette venditori ambulanti, fra i quali un senegalese che, pur
essendo in possesso dell’autorizzazione del sindaco per la vendita
di oggetti tradizionali, aveva il divieto di vendita itinerante su
area pubblica, e per questo è stato diffidato a non sostare
più in via Trinchese e fatto allontanare.</p>