di Paolo Franza
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>UGENTO</strong> | Sono oltre 400 i
quintali di amianto che fino ad ora sono stati raccolti e che
successivamente saranno inviati per lo smaltimento con un onere
economico pari a 35 milioni e 904mila euro, somma messa a
disposizione grazie ad un contributo riconosciuto dalla Provincia di
Lecce per destinarli al Comune di Ugento. L’amianto si trova ad
Ugento in modo disseminato, sparso per le campagne, e con la sua
resistenza al calore e la sua struttura fibrosa, lo rendono adatto
come materiale per indumenti e tessuti da arredamento a prova di
fuoco, ma la sua ormai accertata nocività per la salute ha
portato a vietarne l'uso in molti paesi. Le polveri di amianto,
respirate, provocano il cosiddetto mesotelioma pleurico, una sorta di
tumore alla pleura, il rivestimento dei polmoni.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Una delle zone con il più alto
rischio di mortalità vicine a noi è Taranto e parte del
Sud. Per la città di Ugento, questa è un'importante
opera di bonifica in parte eseguita, infatti le rilevazioni
dell’amianto sono ancora in corso, e serve a far notare come i
materiali che contengono amianto, come coperture di eternit, canne
fumarie, serbatoi e quant’altro, possono essere molto pericolosi
alla salute, causando danni cancerogeni all’uomo. A dicembre dello
scorso anno sono stati assegnati dalla Provincia di Lecce quasi
600mila euro per la bonifica dall’amianto, a 23 comuni e a quattro
soggetti privati richiedenti. Tra questi comuni faceva parte anche
Ugento. Le risorse sono state destinate attraverso una determina del
dirigente del Servizio risorse della polizia provinciale e controllo
ambientale Giovanni Refolo. La somma quindi di 35.904 euro fu
assegnata in quel periodo a Ugento, mentre 481.972 euro sono andati
agli enti municipali e 94.044 alle aziende. Oltre a Ugento, hanno
usufruito altri comuni del «Piano di attuazione provinciale per
l’ambiente», 38.777 sono andati a Sanarica, 50mila a Novoli,
49.920 a Gallipoli, 16.640 a Guagnano, 5.943 ad Acquarica del Capo,
15.024 a Cavallino, 28.300 a Parabita, 4.450 ad Alessano, 17.184 a
Presicce, 7.200 e 20mila ad Andrano, 21.720 a Poggiardo, 32.530 a
Giurdignano, 20mila a Morciano di Leuca, 29.650 a Neviano, 11.500 a
Racale, 6.100 a Galatone, 8.450 a Salve, 4.100 a Gagliano del Capo,
Montesano Salentino, Patù, Specchia e Tiggiano. La rimanente
somma è stata assegnata alle quattro ditte private che ne
hanno fatto richiesta. L’amianto non può essere smaltito
abusivamente, perché bisogna seguire delle regole ben precise,
ed è per questo motivo, dato la quantità, che il comune
di Ugento ha deciso di risolvere il problema a tutti i cittadini. Ora
il comune invita la cittadinanza a collaborare assumendo un
comportamento responsabile al fine di contribuire alla salvaguardia
della salute e alla tutela dell’ambiente.</p>