di Valentina Maniglia
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>FRIGOLE (LECCE)</strong> | Rubano
un’auto e chiedono, in cambio della sua restituzione, un riscatto
di 2mila euro. Per questo Pierluigi Bolognese, 34enne nato a Frigole,
già noto alle forze dell’ordine, celibe e senza
un’occupazione, e Davide Sergio, 32enne esercente nato a Lecce,
sposato e incensurato, sono stati arrestati dai militari della
stazione di Squinzano unitamente all’aliquota operativa e al Nucleo
operativo e radiomobile di Campi Salentina. I fatti si sarebbero
svolti la sera dello scorso 27 luglio. Bolognese, intorno alle 23,
passando vicino ai tavolini di una pizzeria di Frigole, avrebbe
notato un mazzo di chiavi d’auto incustodito e non avrebbe esitato
a rubarlo. Assieme al suo complice, poi, avrebbe sottratto l’auto,
una Mercedes Clk grigia, parcheggiata presso un lido del posto e di
proprietà di un maresciallo dell’aeronautica 40enne, di
Squinzano, in servizio presso l’aeroporto di Galatina.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Solo nella mattinata di oggi si
sarebbero fatti vivi, chiedendo alla vittima la somma di 2mila euro e
fissando come luogo di incontro per la consegna del denaro un bar di
viale Grassi, a Lecce. Ma proprio qui i due hanno trovato ad
attenderli gli agenti: sono stati colti con le mani nel sacco mentre
erano in attesa di ricevere la somma. Le indagini sono proseguite ed
hanno permesso di rintracciare l’auto nelle vicinanze del villaggio
turistico «Racar», di Frigole, e recuperare anche il
telefono cellulare ed i documenti rubati alla vittima. Erano nascosti
in un muretto a secco di Lecce, non lontano dal bar scelto per
l’incontro. Le chiavi dell'auto, invece, prese in un primo momento
da Bolognese, sarebbero state poi custodite da Sergio. Tutto è
stato restituito al maresciallo dell’aeronautica, che stava per
pagare con un prezzo molto alto la sua distrazione. I due autori
dell’estorsione, inoltre, si sarebbero mossi a bordo di uno
scooter, modello Malaguti Madison, durante i loro spostamenti e
sopralluoghi: tutti gesti che non sono sfuggiti agli agenti che, da
qualche giorno, erano impegnati in appostamenti e pedinamenti su
luoghi in cui erano stati fissati altri incontri. I due sono stati
associati alla casa circondariale di Lecce e dovranno ora rispondere
dinanzi a un giudice con l’accusa di estorsione in concorso. Pierluigi Bolognese è difeso
dall'avvocato Federico Mazzarella De Pascalis. Mentre Davide Sergio
dall'avvocato Paolo Bondi.</p>