Data pubblicazione: 29/07/2008 | ATTUALITÀ
Pressione fiscale, a Lecce il dato più allarmante per aumento delle imposte
«Lecce è la città con la pressione fiscale più in aumento». Lo dice uno studio della Cgia, l’associazione degli artigiani e delle piccole imprese, che ha calcolato il peso pro capire delle importe locali. Ai posti più alti anche milanesi e romani.
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Pressione fiscale alle
stelle, in Italia, ma anche nel Salento, dove Lecce, in questo caso
detiene un primato. Il dato si attesta a 284 euro di imposte in più
ogni anno per i leccesi, che dimostrano come l'aumento della
pressione fiscale stia aumentando considerevolmente. Tra l’olimpo
delle più tartassate città d'Italia c’è anche
Varese. Dati che arrivano da uno studio della Cgia, associazione
artigiani e piccole imprese, di Mestre, che ha calcolato il peso
medio procapite delle imposte locali, facendo il rapporto tra le
entrate tributarie versate a Comune, Provincia e Regione e la
popolazione residente. Al ventunesimo posto di questa particolare
classifica troviamo Varese. Un dato decisamente sopra la media per
pressione tributaria in euro, 1720 procapite nel 2007 contro la media
di 1469, anche se si trova al di sotto della media per aumento, è
aumentata infatti di soli 15euro, contro i 35 di media e i ben 284 di
Lecce, la città in cui la pressione fiscale è aumentata
di più. A pagare di più, sopra Varese, ci sono i
milanesi con 2016 euro, i pavesi con 1947 euro, i romani con 1940 e i
bolognesi, con 1929 euro, ma anche comaschi con 1873 e lecchesi con
1825. Sono invece i cittadini di Enna con 647 euro quelli che pagano
meno tributi locali in tutta Italia, con una spesa procapite che è
meno della metà della media nazionale. Nello studio, si nota
infine che, dividendo la spesa per tributi, sui varesini incidono
soprattutto i tributi ai servizi regionali: 200 euro più della
media, mentre quelle provinciali e comunali sono invece all'incirca
nella media nazionale.</p>