Data pubblicazione: 29/07/2008 | CRONACA
Ancora accessori firmati, ancora commercio illegale. Due persone nei guai
Un extracomunitario è stato espulso perché privo del permesso di soggiorno e una persona è stata denunciata all'autorità giudiziaria. È il resoconto dell'odierno sequestro di accessori di abbigliamento abilmente contraffatti.
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE </strong>| Non si fermano i
controlli della Guardia di finanza mirati a contrastare il commercio
di materiale contraffatto. E proprio a questa mattina risale l’ultimo
episodio che ha portato alla denuncia di una persona e all’espulsione
di un cittadino extracomunitario sprovvisto del permesso di
soggiorno. Le cronache degli ultimi mesi dimostrano quanto sia attivo
e fiorente il mercato di materiale contraffatto, che si tratti di
abiti, di accessori o di materiale audio e video illegalmente
masterizzato. Questo tipo di commercio punta da una parte alla
fedeltà con cui le «griffes» sono riprodotte,
spesso infatti sono irriconoscibili ad occhi di normali compratori.
Dall’altra al portafoglio degli acquirenti, spesso provato dai
reali prezzi degli abiti firmati, e desiderosi di affari. Il fenomeno
è anche in crescita e può capitare di inciampare in
questo tipo di merce non solo per strada, ma anche in ignari negozi,
vittime a loro volta di truffa, che riteniamo affidabili. Proprio per
questo i controlli delle fiamme gialle si sono intensificati e, in
città, è stata avviata una campagna di
sensibilizzazione contro il «falso». Tornando
all’episodio odierno, sono stati sequestrati numerosi accessori di
abbigliamento su cui comparivano note firme abilmente contraffatte.
Come detto, una persona è stata denunciata all’autorità
giudiziaria, mentre per un extracomunitario è stata necessaria
l’espulsione, poiché è stato sorpreso senza permesso
di soggiorno. <em>(v.m.)</em></p>