di Valentina Maniglia
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>TRICASE</strong> | Aveva in casa una vera
e propria coltivazione di marijuana e custodiva gelosamente tre
sciabole «katana», tanto che non ne aveva denunciato il
possesso. Per questo, Fabio Piceci, 41enne, di Tricase, è
finito in prigione. L’arresto è il risultato di una lunga
attività info-investigativa del Nucleo operativo e radiomobile
della compagnia di Tricase, che ha portato, in mattinata, alla
perquisizione della casa dell’uomo, nella frazione di Lucugnano,
proprio di Tricase. All’arrivo degli agenti, Piceci, capendo che la
sua casa sarebbe stata perquisita e, forse, pensando di prendere
tempo, oppure di fermare l’ispezione, ha consegnato spontaneamente
una piantina di marijuana, alta circa un metro, piantata in un
terreno adiacente alla casa. Ma le ricerche sono andate avanti e così
sono state ritrovate, e sequestrate, nel cortile dell'abitazione, 63
piante di marijuana di altezza varia, 270 grammi di foglie della
stessa pianta già essiccate, e 13 semi di cannabis indica.
Proprio qui erano custodite, inoltre, le tre sciabole. L’uomo è
stato condotto nel carcere di Lecce con l’accusa di traffico
illecito di sostanze stupefacenti e omessa denuncia di tre sciabole
di tipo «katana». È a disposizione del pubblico
ministero di turno, Donatina Buffelli, e sarà difeso
dall’avvocato Nicolina Placì.</p>
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