Data pubblicazione: 28/07/2008 | ATTUALITÀ
Agriturist, «il Salento tra le mete preferite dagli italiani». Ma i redditi sono più bassi
Agosto «magro» per le aziende agrituristiche, per i redditi in calo del 7,5 per cento. La provincia di Lecce in controtendenza tra le mete più ambìte dalla popolazione italiana. Previsti, in Italia, 720mila arrivi e 4,3 milioni di presenze.
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>ROMA</strong> | Agosto «magro»
per le aziende agrituristiche, ma in Puglia, la provincia di Lecce e
il Gargano si fanno onore. È di oggi la classifica stilata da
Agriturist, l'associazione nazionale per l'agriturismo, l'ambiente e
il territorio di Confagricoltura. Secondo l'indagine, dopo un mese,
quello di luglio deludente, il mese di agosto sarà più
fiorente, in particolare per la domanda che dovrebbe restare ferma
sui livelli dello scorso anno, con 720mila arrivi e 4,3 milioni di
presenze, mentre i redditi subiranno un calo del 7,5 per cento. Per
quanto riguarda le destinazioni, la ricerca per area geografica,
evidenzia una generale preferenza per la Toscana, con particolare
riferimento alle province di Grosseto (zona Argentario), Siena (zona
Chianti) e Livorno (fascia costiera). La Puglia si conquista il
secondo posto, con Salento e Gargano. Queste due, fanno sapere da
Agriturist, insieme ad Umbria, la provincia di Perugia (zona
Perugia-Assisi) sono mete preferite. Fra le prime dieci scelte, in
evidenza anche la Valle d'Aosta, e il Lago di Garda (con prevalenza
del versante di Verona su quello di Brescia).</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Fra le prime dieci scelte, in evidenza
anche la Valle d'Aosta, e il Lago di Garda (con prevalenza del
versante di Verona su quello di Brescia). I turisti stranieri optano
per la Toscana come prima scelta, ma le scelte successive sono
diverse a secondo della nazionalita': gli inglesi prediligono Veneto,
Lombardia, Sicilia; i francesi Lombardia, Sicilia e Piemonte; i
tedeschi Sardegna, Lombardia e Piemonte. Secondo Agriturist, come si
diceva, l'andamento dell'anno scorso, con 720mila arrivi 4,3 milioni
di presenze si riproporrà anche quest'anno. Secondo gli
operatori, invece, la situazione non è così. La
percezione è che l'offerta, rispetto al 2007, sia cresciuta
del 5 per cento, a tal punto che ogni azienda sconta mediamente un
deficit di ospiti della stessa entità e una flessione del
reddito del 7,5 per cento, considerando che i prezzi sono rimasti
sostanzialmente invariati. Vittoria Brancaccio, presidente di
Agriturist, sottolinea: «Ormai da diversi anni stiamo
compensando la sfavorevole contingenza economica, nazionale e
internazionale, tenendo fermi i prezzi, ma l'erosione dei redditi è
costante e oltre metà delle aziende agrituristiche sta pagando
mutui molto impegnativi per gli investimenti sul recupero delle case
rurali abbandonate ora destinate all'accoglienza». Intanto, fra
le dieci aziende più visitate dal pubblico, ben quattro sono
in Valle d'Aosta, due in Liguria (provincia di La Spezia), una
ciascuna per Como, Lecce, Livorno e Viterbo. A determinare le scelte
dei turisti sono soprattutto «l'esigenza di una vacanza a basso
costo, la presenza della piscina, l'agricampeggio, la possibilità
di andare a cavallo, la ristorazione».</p>