Data pubblicazione: 28/07/2008 | POLITICA
Pizzica, taranta e danza delle spade, con una proposta di legge saranno salvaguardate
La senatrice Adriana Poli Bortone (Pdl) ha firmato un disegno di legge che prevede un marchio d’area e l’istituzione di centri-studio e biblioteche. «Si tratta – dice – di espressioni culturali in grado che vadano salvaguardate».
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | La senatrice del Popolo
della libertà, <strong>Adriana Poli Bortone</strong>, ha presentato un
disegno di legge contenente disposizioni per favorire la conoscenza e
la diffusione della pizzica, della taranta, della danza delle spade,
delle musiche e dei canti popolari salentini, considerati aspetti
fondamentali della cultura salentina e pugliese e beni appartenenti
al patrimonio culturale locale. La legge intende istituire un marchio
d’area locale per promuovere la loro conservazione, conoscenza e
diffusione, nonché favorire l’attivazione di centri-studio e
biblioteche con sedi nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto.
Questi ultimi dovranno raccogliere, conservare ed esporre materiale,
fonti documentaristiche e pubblicazioni in modo da valorizzare le
tradizioni ed incentivare la ricerca e lo studio di questo
patrimonio. I centri-studio e le biblioteche (con il supporto degli
enti locali) dovranno promuovere iniziative e attività
culturali come corsi di musica popolare e danza, laboratori teatrali,
percorsi turistico-culturali nelle masserie, frantoi ipogei, aree
storiche ed archeologiche, siti sacri, insediamenti rupestri e
iniziative di conoscenza (anche a livello scolastico) dei riti e dei
costumi della civiltà contadina.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">«Credo che la ricchezza di
espressioni culturali popolari come la taranta e le altre danze che
caratterizza il territorio salentino e pugliese - sottolinea Poli
Bortone – meriti un'iniziativa legislativa in grado di tutelarla.
Dopo un periodo di rimozione della pizzica e della taranta,
considerate elementi di arretratezza sociale e relegate agli strati
più emarginati della popolazione, negli ultimi anni abbiamo
registrato un'inversione culturale ed il fenomeno ha assunto contorni
ben diversi. La stessa attenzione riservata da università,
centri culturali e associazioni – continua – dimostra la
necessità di garantire la continuità delle antiche
tradizioni ed il loro collegamento con le giovani generazioni. Questa
legge intende salvaguardare questo patrimonio e promuoverne la
conoscenza in modo da potenziare il tessuto culturale della nostra
terra».</p>