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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 24/07/2008 | ATTUALITÀ
La battaglia di Legambiente contro i parcheggi selvaggi. Oggi «blitz» agli Alimini
Continua la protesta di Legambiente in occasione di Goletta Verde. È di questa mattina, ma anche del pomeriggio, il «blitz» col quale intendono sensibilizzare all'uso corretto delle pineta, dicendo no ai parcheggi selvaggi.
<p style="text-align: justify;"><!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --></p> <p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>OTRANTO</strong> | &laquo;Si pineta, no parcheggio&raquo;. Potrebbe essere sintetizzato cos&igrave; il sentimento di protesta che in questi giorni gli ambientalisti di Legambiente stanno portando avanti con manifestazioni e &laquo;blitz&raquo; a Otranto. Tutto comincia un po' di tempo fa, quando Legambiente si accorge che nelle pinete adiacenti i Laghi Alimini, i conducenti delle auto stavano creandosi dei parcheggi ad hoc, per la sosta dei veicoli in prossimit&agrave; degli stabilmenti balneari. Il territorio degli Alimini, proprio quest'anno, &egrave; met&agrave; di Goletta Verde di Legambiente, cio&egrave; di quella campagna estiva promossa da Legambiente di informazione e sensibilizzazione sullo stato di salute del nostro mare. E della nostra costa. Il sindaco della citt&agrave;, <strong>Luciano Cariddi</strong>, da parte sua aveva emanato un'ordinanza con la quale si era stabilito che per la sosta delle auto bisognasse utilizzare gli appositi parcheggi autorizzati.<br />Ma agli Alimini di tutto si fa, tranne che rispettare l'ordinanza, nonostante le contravvenzioni che, nei giorni scorsi, sono arrivate da parte delle forze dell'ordine. Legambiente, qualche giorno fa, aveva chiesto la collaborazione di tutti coloro che vivono e lavorano sul territorio. E definivano il transito e il parcheggio selvaggio delle automobili come la grande criticit&agrave; che vive il comune di Otranto, in una delle zone definite &laquo;ad alto valore ambientale&raquo;. E sottolinea: &laquo;Soprattutto lungo la fascia costiera, esistono molte zone pinetate e nel tratto compreso fra le localit&agrave; Sant&rsquo;Andrea e Santo Stefano sono concentrati numerosi stabilimenti balneari, strutture di ristorazione, villaggi turistici che determinano, nella stagione estiva, un notevole afflusso di automobili con non pochi danni ad un&rsquo;area, sito di interesse comunitario, che invece dovrebbe essere salvaguardata da attacchi esterni. L&rsquo;elevato numero di automobili preclude la possibilit&agrave; di un tempestivo intervento ai mezzi di soccorso in caso di incendi. Nonostante l&rsquo;intervento dell&rsquo;amministrazione che con un&rsquo;ordinanza vieta il transito e a tutti i veicoli, con esclusione per parcheggi pubblici autorizzati, l&rsquo;area Alimini continua a subire forti danni. Ogni anno l&rsquo;ordinanza del Comune non viene rispettata, nessuno strumento urbanistico prevede i posteggi fronte-mare in piena zona Sic e infine contro l&rsquo;ordinanza del sindaco Cariddi, l&rsquo;11 luglio scorso, &egrave; scattato un ricorso al Tar da parte di un concessionario della zona, il quale ha ottenuto una sospensiva&raquo;. E quindi da una parte c'&egrave; chi si appella al Tribunale amministrativo, e dall'altra chi osserva che l'ordinanza non viene rispettata.</p> <p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Il presidente di Legambiente Otranto, <strong>Fernando Miggiano</strong>, sottolinea: &laquo;&Egrave; inammissibile che in un&rsquo;area di pregio ambientale, nonch&eacute; sito di interesse comunitario, possano esistere situazioni come queste. Non possiamo pi&ugrave; attendere, servono soluzioni alternative che siano davvero in grado di valorizzare il nostro territorio cominciando dalla sensibilizzazione dei cittadini sull&rsquo;importanza di salvaguardare un patrimonio naturalistico di grande valore. Affiancando questa iniziativa con un controllo efficace da parte delle autorit&agrave; competenti affinch&eacute; i provvedimenti vengano rispettati, senza improponibili deroghe. Per questi motivi siamo assolutamente d&rsquo;accordo con l&rsquo;ordinanza del sindaco e chiediamo a turisti e bagnanti di posteggiare le auto nei parcheggi ai margini delle pinete e raggiungere i lidi tramite il servizio di bus navetta. Il nostro appello si rivolge infine a tutti gli imprenditori, affinch&egrave; guardino ad un turismo che abbia come obiettivo primario il rispetto dell&rsquo;ambiente e che di conseguenza sia davvero sostenibile&raquo;.<br />Gli ambientalisti sottolineano poi la pericolosit&agrave; del parcheggiare in zone pinetate: &laquo;Un'auto con marmitta catalitica, in una zona ricca di aghi di pino &egrave; molto pericolosa e potrebbe provocare facili incendi&raquo;.<br />Il sindaco Cariddi, dal canto suo, chiosa: &laquo;&Egrave; una zona bellissima, ma molto delicata che non a caso &egrave; qualificata come sito di interesse comunitario e candidata alla costituzione di un parco regionale. Ecco perch&eacute; &egrave; necessario non trasformare le pinete in posteggi, ma preservarle dall&rsquo;incuria e proteggerle dal rischio incendi. Non dimentichiamo i roghi che hanno devastato l&rsquo;anno scorso il Gargano, dopo i quali il Consiglio comunale ha approvato un piano di prevenzione del rischio. I gestori pensano di aver acquisito un diritto che non gli &egrave; dovuto solo perch&eacute; si &egrave; stati tolleranti negli anni&raquo;.</p> <p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Ma c'&egrave; poi un'altra questione che tormenta gli ambientalisti, quella cio&egrave; delle spiagge libere che, secondo loro, starebbero diminuendo i metri che possono essere liberamente fruibili dai cittadini: &laquo;Ci sono troppe concessioni balneari e troppa facilit&agrave; nel loro rilascio. Ceduto anche il tratto di spiaggia denominato &laquo;Alla plancia&raquo;. Ad Otranto la spiaggia ad accesso libero diventa quasi un miraggio. L'ultimo episodio risale ai giorni scorsi, con l&rsquo;ennesima concessione di un tratto di spiaggia. Secondo la legge 17 del 2006 della Regione che disciplina l&rsquo;uso della costa, deve essere garantito all&rsquo;uso pubblico e alla libera balneazione almeno il 40 per cento del territorio demaniale marittimo di ogni singolo comune costiero. La nuova concessione della spiaggia &laquo;Alla plancia&raquo; riduce ulteriormente il tratto di spiaggia libera&raquo;. Miggiano sottolinea ancora: &laquo;Il libero accesso all&rsquo;arenile &egrave; un diritto inalienabile che deve essere garantito a tutti i cittadini. Non possiamo restare fermi a guardare la nostra costa che continua ad essere privatizzata, obbligando i bagnanti a pagare cifre elevate per una giornata al mare. &Egrave; il caso che si guardi al territorio con una politica pi&ugrave; rispettosa dei cittadini che non avendo interessi commerciali vogliono ancora vivere il piacere dell&rsquo;appartenenza, delle origini, della storia e della memoria della citt&agrave;. Troppo &egrave; stato sacrificato del territorio senza un ritorno in termini di qualit&agrave; della vita per la comunit&agrave;. Per questo motivo, chiedo alle autorit&agrave; competenti che vengano rispettate almeno le indicazioni previste dalla legge regionale. Occorre quindi che le concessioni vengano operate attraverso un serio piano delle coste, che sia in grado di regolare in maniera equilibrata l&rsquo;uso del litorale. &Egrave; questo il punto di partenza per garantire un libero accesso a tutti coloro che scelgono Otranto come met&agrave; turistica&raquo;.<br /><strong>Laura Biffi</strong>, portavoce di Goletta Verde, invece, dice che Otranto va in una direzione opposta rispetto al resto della Puglia: &laquo;Otranto va in direzione opposta rispetto al resto della Puglia, dove per fortuna le spiagge libere sono circa il 75 per cento. In molte regioni la spiaggia pubblica &egrave; diventata ormai un lontano ricordo. I gestori dei lidi stanno privatizzando il mare e accedervi &egrave; diventato un&rsquo;impresa impossibile. Troppo spesso le infrastrutture degli stabilimenti sono cosi fitte che impediscono anche solo di vedere qualche centimetro di mare&raquo;.</p> <p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Questa mattina, intanto, alle 9,30, gli ambientalisti si sono ritrovati al Parcheggio Belmonte di Lido dei Pini, per un vero e proprio &laquo;blitz&raquo; che &egrave; proseguito alle 15,40 presso &laquo;La Plancia&raquo; di Otranto. Lo slogan &egrave; sempre uno: &laquo;Gi&ugrave; le mani dalla costa&raquo;, messaggio che &egrave; stato lanciato con l'ausilio di cartelloni, striscioni, tutti gialli e verdi. Questa mattina, poi, nel corso di una conferenza stampa, si &egrave; parlato dell'ordinanza del sindaco: &laquo;&Egrave; necessario non trasformare le pinete in posteggi, ma preservarle dall&rsquo;incuria e proteggerle dal rischio incendi. I gestori pensano di aver acquisito un diritto che non gli &egrave; dovuto solo perch&eacute; si &egrave; stati tolleranti negli anni&raquo;. E ha proseguito: &laquo;&Egrave; importante mantenere tutti i parametri di qualit&agrave;. Otranto, oltre alla valenza turistica, ha una forte valenza ambientale che va tutelata. Ci auguriamo che queste campagne di sensibilizzazione funzionino. Non vogliamo penalizzare, sanzionare, ma sensibilizzare. Credo che la battaglia da affrontare in questo momento sia soprattutto culturale&raquo;.<br />Miggiano: &laquo;Non possiamo pi&ugrave; attendere, servono soluzioni alternative che siano davvero in grado di valorizzare il nostro territorio, cominciando dalla sensibilizzazione dei cittadini sull&rsquo;importanza di salvaguardare un patrimonio naturalistico di grande valore. &Egrave; necessario affiancare questa iniziativa con un controllo efficace da parte delle autorit&agrave; competenti, affinch&eacute; i provvedimenti vengano rispettati, senza improponibili deroghe. Il nostro appello si rivolge anche a tutti gli imprenditori, affinch&eacute; guardino ad un turismo che abbia come obiettivo primario il rispetto dell&rsquo;ambiente e che di conseguenza sia davvero sostenibile&raquo;.</p> <p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Intanto l'appuntamento &egrave; per domani, 25 luglio, alle 20,30, in piazzetta Alfonso d&rsquo;Aragona, dove si terr&agrave; una sorta di conversazione sotto le stelle. &laquo;Otranto, quale acqua quale aria&raquo; &egrave; un&rsquo;iniziativa organizzata dal Comune di Otranto in collaborazione con la Provincia di Lecce, Arpa Puglia e Omicron. Si parler&agrave; della qualit&agrave; dell&rsquo;aria e verranno forniti i dati relativi alle due biocentraline installate ad Otranto lo scorso anno. E si parler&agrave; anche della qualit&agrave; dell&rsquo;acqua. Ci saranno oltre al sindaco Cariddi, anche l&rsquo;assessore provinciale all&rsquo;Ambiente, <strong>Giovanni Scognamillo</strong>, quello del Comune di Otranto, <strong>Salvatore Miggiano</strong>, il direttore Arpa Puglia Lecce, <strong>Elio Calabrese</strong>, e l&rsquo;amministratore Omicron Srl, <strong>Antonio Annibale</strong>. Moderer&agrave; <strong>Pompilio Caramuscio</strong> moderer&agrave; la serata. L&rsquo;incontro sar&agrave; preceduto da un&rsquo;iniziativa del Comitato &laquo;Gi&ugrave; le mani dalla costa&raquo; e del locale circolo di Legambiente. I volontari delle suddette associazioni ambientaliste, infatti, a partire dalle 19, proporranno una raccolta firme per il ripristino delle percentuali di cui alla legge regionale 17 del 21 giugno 2006 (60 per cento di spiagge libere e 40 per cento di spiagge private) e per la salvaguardia delle aree verdi, pinete e zone protette.</p> <p style="text-align: justify;">&nbsp;</p>
L'EDITORIALE
Diretta in streaming con la radiocronaca della partita e la differita.
RETELUNA TV
CAMPIONATI ITALIANI
La redazione
La società di Franco Alemanno conquista 3 ori e 3 bronzi individuali.
QUASI IN B
La redazione
A pochi giorni dalla fine del campionato il Lecce lotta per la salvezza.
CRESCE L'ATTESA
di Giorgio Coluccia
Zampa: «Abbiamo ancora fame, vogliamo arrivare in serie B subito».
I FALCHI VOLANO
La redazione
La Dimcar Falchi Ugento vincono tre set. Ora secondi in classifica.
SCACCO MATTO
di Giorgio Coluccia
Al team di Giannini basta un tempo per risolvere la pratica Benevento.
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