di Valentina Maniglia
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><strong>CAVALLINO</strong> | Probabilmente già non ci pensava più a quello che aveva
fatto in una giornata di marzo scorso. O probabilmente pensava che coprirsi il
viso con un casco lo avrebbe salvato dall’identificazione. E forse era certo
che la sua bravata sarebbe passata sotto silenzio. Ma non è stato così per un
minorenne di Cavallino, denunciato dai carabinieri della compagnia di Lecce perché,
quattro mesi fa appunto, avrebbe scippato una donna.</p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">Proprio il 4 marzo, infatti, la donna si era recata alla
stazione dei carabinieri per denunciare il furto della propria borsa, all’uscita
di un supermercato dove si era recata per fare la spesa. Secondo il suo
racconto, un ragazzino a bordo di uno scooter l’avrebbe affiancata e, allungando
il braccio sinistro, le avrebbe sottratto la borsa. Ma lo strattone ha
sbilanciato la donna che, cadendo, nell’impatto col marciapiede ha riportato la
lussazione della spalla, giudicata guaribile in 10 giorni dai medici dell’ospedali
Vito Fazzi di Lecce. Ma, aspetto che è poi risultato fondamentale per le
indagini, durante la caduta, ha avuto anche la lucidità di cercare con lo
sguardo la targa dello scooter, e di ricordarne perfettamente una parte. Da qui,
e dal modello dello scooter, sono partite le ricerche dei militari che hanno
controllato tutti i motoveicoli che potevano corrispondere alla descrizione. La
svolta, però, è arrivata solo questa mattina. Durante un servizio di controllo
del territorio, i carabinieri hanno fermato un minorenne di Cavallino, a bordo
dello scooter ricercato. Alle loro domande sulla giornata del 4 marzo, il
giovanissimo non avrebbe però dato risposte credibili e, alla fine, in seguito
alle insistenze dei militari, sarebbe crollato confessando ciò che aveva fatto.
Nella borsa avrebbe trovato soldi, che avrebbe dato a suo padre per fare
aggiustare l’auto, un cellulare nokia, successivamente trovato in casa durante
la perquisizione, che avrebbe usato sua madre, i documenti della donna e le sue
chiavi di casa. Il giovane è stato denunciato per rapina, mentre i genitori,
che invece di rimproverarlo hanno usufruito dei suoi «regali» dovranno
vedersela con l’accusa di ricettazione.</p>