Data pubblicazione: 21/07/2008 | CRONACA
Ubriaco alla guida fugge via dopo essersi inalberato per il blocco della carreggiata
Perde la pazienza per il blocco di una strada di Porto Cesareo, mentre i carabinieri erano intenti a rilevare i dettagli di un sinistro. Antonio Pellè, 54 anni, di Arnesano, ingegnere e imprenditore edile è stato arrestato.
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>PORTO CESAREO</strong> | Voleva a tutti i costi
passare, e non gli andava bene che i carabinieri, impegnati nelle
operazioni di rilievo di tutti i dettagli che hanno portato a un
sinistro stradale, non lo facessero passare. Lui, Antonio Pellè,
54 anni, di Arnesano, ingegnere e imprenditore edile, separato dalla
moglie, avrebbe perso la testa dinanzi al comportamento dei militari
che stavano effettuando i rilievi di un sinistro stradale. Pellè
era a bordo di un'autovettura di un conoscente di Corigliano
d'Otranto, e giunto in via Monti, visto che c'era una coda di auto,
altro non poteva fare che avere pazienza, aspettare il suo turno,
fino a che chi si occupava della viabilità non lo avrebbe
fatto passare. Di fatto, però, Pellè avrebbe perso la
pazienza fino a che non ha cominciato ad inveire contro i
carabinieri. L'intenzione era chiara. Il traffico, in quel frangente,
veniva deviato, perché i mezzi ancora non potevano essere
rimossi, proprio per via dei rilievi da effettuare, e di fatto
occupavano la strada. L'intenzione pretenziosa dell'uomo era quella
che i carabinieri si spostassero per farlo passare. Ma l'unica
reazione che in realtà ha suscitato ai militari è stata
quella di avvicinarsi per chiedergli i documenti. I militari gli
hanno fatto notare che la patente era scaduta. A quel punto, però,
l'uomo, che era sceso dall'auto, è risalito a bordo con
l'intenzione, poi riuscita, di mettere in moto per andarsene. Un
altro militare ha tentato invano di sfilare le chiavi dal quadro.
L'uomo datosi alla fuga si è diretto a Leverano, ma è
stato inseguito da una pattuglia dei carabinieri. Giunto all'ingresso
del centro abitato di Leverano, ha effettuato un testacoda e spento i
fari. Si è poi infilato in una stradina di campagna con
l'obiettivo, evidentemente, di speronare l'auto dei militari. Questi,
poi, lo hanno raggiunto e bloccato sempre sulla stessa strada, seppur
con qualche difficoltà, perché per evitarli avrebbe
tentato di investirli. A quel punto, i carabinieri lo hanno arrestato
e condotto nella caserma di Porto Cesareo, dove gli è stata
ritirata la patente. Su invito dei carabinieria sottoporsi al test
dell'alcool per verificare se avesse bevuto, l'uomo si è
rifiutato. E così l'autovettura è stata riaffidata al
proprietario, mentre Pellè è stato condotto presso la
Casa circondariale di Lecce.</p>