Data pubblicazione: 21/07/2008 | CRONACA
Piromane arrestato per aver incendiato la macchia di Porto Miggiano e di Castro
Alessandro Casciaro, 34 anni, di Vignacastrisi (Ortelle), avrebbe prima appiccato un incendio a Porto Miggiano, che ha distrutto 2mila metri quadri di macchia, poi tentato di incendiare le sterpaglie della provinciale Castro-Santa Cesarea.
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>CASTRO</strong> | Mette a fuoco le sterpaglie
e provoca un incendio di grosse dimensioni. Anzi due. È quanto
accaduto ieri all'una di notte. Un uomo, mentre percorreva a bordo
della sua autovettura, la strada provinciale che da Castro porta a
Santa Cesarea Terme, avrebbe tentato di appiccare il fuoco dando
origine ad un principio d'incendio. Infatti, carta infiammata alla
mano, l'avrebbe gettata sulle sterpaglie della zona a margine della
carreggiata della provinciale, dando così l'input
all'accensione di un incendio che si sarebbe potuto rivelare di
grosse dimensioni. Il caso ha voluto, che su quella strada stesse
transitando un carabiniere della stazione di Petilia Policastro,
comune della provincia di Crotone. Il militare è giunto nel
Salento per trascorrere le ferie nella sua terra d'origine. Ed è
stato proprio lui a sorprendere il presunto piromane avvicinarsi
nella zona per appiccare le fiamme. Il carabiniere ha spento il
principio d'incendio e ha subito allertato la centrale operativa. A
quel punto sono giunti sul posto i carabinieri di Otranto che lo
hanno rintracciato e tratto in arresto. Lui è Alessandro
Casciaro, 34 anni, di Vignacastrisi, frazione di Ortelle. Casciaro è
accusato di incendio doloso aggravato ed è ritenuto
responsabile di aver appiccato un altro incendio, propoagatosi poco
prima in località Porto Miggiano, in agro di Santa Cesarea
Terme, che è stato poi domato dai Vigili del fuoco di Lecce, e
che ha interessato una zona di circa 2mila metri quadrati di macchia
mediterranea, sottoposta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico.
Condotto presso la Casa circondariale di Lecce, dovrà
rispondere delle accuse dinanzi all'autorità giudiziaria.</p>