di Valentina Maniglia
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>ARNESANO</strong> | Di questi tempi non basta
più la radio, la tv, e neanche la playstation. Il caldo spinge
a riversarsi fuori casa, ad affollare le spiagge in cerca di fresco e
divertimento. Capita però che i più giovani, quando non
possono andare al mare, si incontrino in strada, o nella piazza
principale del paese per passare il tempo con gli amici e ammazzare
la noia. Ciò che è successo ad Arnesano la sera fra il
2 e il 3 agosto è probabilmente una fotografia di questo
scenario, iniziata con una bravata e terminata oggi con la denuncia a
piede libero di cinque giovanissimi residenti ad Arnesano e
Monteroni.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Tutto inizia quando i ragazzini, di età
compresa fra i 15 e i 17 anni, ritrovatisi nel centro di Arnesano,
non sapendo come passare la serata, decidono di prendere di mira un
lampione della luce. Due di loro si sarebbero arrampicati sul palo,
provocando grossi strattoni, così da farlo oscillare, prima
piano, poi sempre più forte, finché la palla luminosa
in cima si sarebbe staccata e sarebbe caduta a terra, rompendosi. I
giovani a questo punto, presi da senso di colpa, avrebbero tentato di
porre rimedio al danno rimontando la palla, ma il palo era troppo
alto, e avrebbero rischiato di farsi male. Avrebbero così
deciso di scappare, tanto, forse pensavano, nessuno li aveva visti.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Ma la mattina dopo i carabinieri,
avvisati al telefono da qualcuno che aveva chiamato il 112, hanno
subito dato il via alle indagini. Sono i militari di Monteroni ad
essere intervenuti, perché competenti del centro abitato di
Arnesano. Prima iniziano a interrogare gli abitanti della zona,
qualche testimone dice di aver sentito dei ragazzini urlare e
schiamazzare la sera prima. Ma è dalle immagini delle
telecamere di videosorveglianza che arriva la svolta: queste infatti
hanno permesso di risalire alle figure dei cinque ragazzini.
Convocati a rendere conto della propria serata davanti al
maresciallo, i ragazzini sarebbero crollati confessando la propria
bravata, iniziata per noia e terminata con la fuga per paura di
essere scoperti. Per loro, oltre che il rimprovero dalle loro
famiglie, una denuncia per danneggiamento aggravato in concorso.
Forse la prossima volta ci penseranno due volte prima di dedicarsi a
divertimenti così alternativi e particolari.</p>