Data pubblicazione: 19/07/2008 | CRONACA
Morti suicidati col gas dell'auto nella villetta. Due conviventi di Sannicola
Sannicola, morti per suicidio. Giuseppe Mercuri, di 59 anni, di Sannicola e la convivente, Sophie Chaffurin, 43 anni, originaria della Francia, ma domiciliata a Sannicola. Trovati morti nel garage di una villetta, in un'auto, asfissiati dal gas.
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>SANNICOLA</strong> | Morti per disperazione, a
causa di una vita di cui non erano contenti. E sempre insieme, così
come lo erano stati nella vita, quando lei, <strong>Sophie Chaffurin</strong>,
originaria della Francia, di 43 anni, lo aveva portato via da un
paese del nord Europa, dove ha vissuto per un breve periodo. Lui,
<strong>Giuseppe Mercuri</strong>, 59enne, di Sannicola sempre riservato, conduceva
una vita tutto sommato agiata. Proprio una settimana fa, i due erano
balzati in cronaca, perché trovati dai carabinieri del Nucleo
operativo radiomobile di Gallipoli, in possesso di 3 chili 200 grammi
di droga, scoperti con l'ausilio di un cane del nucleo cinofili di
Modugno. Quella droga che, per anni, aveva fatto parte della sua
vita, e della quale, Mercuri, non ne faceva a meno. 3 chili e 200
grammi che, a quanto se ne sa, qualora non fossero stati sequestrati,
sarebbero serviti per uso personale. Mercuri e Chaffurin erano
conviventi da molti anni, circa una quarantina, e mai si sarebbero
separati, perché insieme avevano trascorso molti momenti della
vita, la maggior parte in Italia, quando lei lo aveva convinto ad
allontanarsi da quel «giro» e da quella vita che
conduceva all'estero.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>IL FATTO</strong> | Quello di questo pomeriggio,
intorno alle 18,30 è un doppio suicidio. I due erano agli
arresti domiciliari, così com'era stato disposto dal
magistrato, a seguito del ritrovamento della marijuana, dopo tre
giorni che avevano trascorso nel carcere di Borgo San Nicola. E
proprio oggi, durante un controllo di routine, i carabinieri invano
hanno suonato a quel cancello, perché dall'altra parte il
fatto si era già consumato. Forzato il cancello d'ingresso i
militari si sono introdotti nell'abitazione e hanno trovato i due nel
garage della villetta in contrada «La Guardia», dove
vivevano. La donna era seduta nella Fiat 126 blu, senza vita. Il
marito, invece, era riverso sul pavimento, forse perché,
probabilmente preso da un ripensamento, avrebbe cercato di salvarsi.
Ma in quel garage, non c'era più aria, e per loro non c'è
stato nulla da fare perché in pochi minuti avevano respirato
il gas di scarico che ha riempito l'abitacolo dell'auto chiuso con
accuratezza, fino ad abbandonarli alla morte.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Giuseppe Mercuri, a quanto pare, anni
fa sarebbe stato arrestato in un paese estero, a tal punto che si
sarebbe dovuta pagare una sorta di cauzione per farlo uscire fuori.
Al momento si stava pensando di ricorrere al Tribunale del riesame,
proprio a seguito del provvedimento dei domiciliari, giunto dopo
l'episodio dello scorso sabato 12 luglio. Sul posto, a seguito
dell'inaspettata scoperta sono giunti i carabinieri della compagnia
di Gallipoli, il capitano Domenico Barone, e quelli della stazione di
Sannicola, unitamente alla Polizia municipale e alla Scientifica. Sul posto, sono giunti anche i fratelli, Lino e Franco, la figlia Eva che aveva avuto con l'ex moglie Rossana.</p>