Data pubblicazione: 19/07/2008 | CRONACA
Nociglia, 44enne arrestato con le accuse di minaccia, violenza e danneggiamento
Salvatore Antonio Alemanno, 44 anni, di Nociglia è stato arrestato. Avrebbe compiuto diversi reati dall'ottobre 2006 al luglio 2007. Convivente della figlia di una coppia di genitori, tutti e quattro furono accusati di minaccia e violenza.
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>NOCIGLIA</strong> | Dovrà espiare la pena
di un anno e nove giorni di reclusione, Salvatore Antonio Alemanno,
residente a Surano, disoccupato e in attesa di occupazione, su cui
vertono dallo scorso anno una serie di accuse. Tutto comincia l'11
agosto del 2007, quando i militari dell’arma di Nociglia lo avevano
tratto in arresto, ai domiciliari, con l’esecuzione di un'ordinanza
di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari
del Tribunale di Lecce. L'uomo, di 44 anni, già noto alle
forze dell'ordine, a quanto se ne sa, aveva avuto precedenti penali.
In quell'anno, Alemanno era ritenuto responsabile dei reati che
avrebbe compiuto dall'ottobre 2006 al luglio 2007. In giudizio,
insieme a lui, finirono anche altre persone, tra cui la convivente di
32 anni, residente a Nociglia. Per lei, vertono le accuse di
danneggiamento, violenza privata, ingiuria, minaccia, violazione di
domicilio e lesioni (secondo gli articoli 81, 56, 582, 594, 610, 612,
614 e 635 del codice penale). E poi ancora, per il padre della
convivente, di 69 anni, anche lui residente a Nociglia, in pensione,
l’accusa di violazione di domicilio, lesioni personali e minaccia
(secondo gli articoli 81, 582 e 612 del codice penale). Infine, la
madre della convivente, di 71 anni, residente a Nociglia, casalinga
in pensione. A quest'ultima le sono state rivolte le accuse di
violazione di domicilio e lesioni (secondo gli articoli 81, 582 e 614
del codice penale). Oggi, per Alemanno l'ordine di carcerazione
arriva dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Lecce. Proprio
ieri, i militari dell’arma dei carabinieri di Nociglia, lo hanno
tratto in arresto. L’uomo, ora, dovrà espiare la pena di un
anno e nove giorni di reclusione, perché riconosciuto
colpevole dei reati di danneggiamento, violenza privata, ingiuria,
minaccia, violazione di domicilio e lesioni. È stato condotto presso la Casa circondariale di Lecce.</p>
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