di Paolo Franza
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Versa la bottiglietta piena di benzina e le dà fuoco. La disperazione ha giocato un
brutto scherzo ad un giovane padre leccese, A.S. di 28 anni che
questa mattina, intorno alle 11, si è recato a Palazzo Carafa
per chiedere aiuto al sindaco della città <strong>Paolo Perrone</strong>.
L’uomo era da tempo alla ricerca di Perrone, oggi aveva
l’appuntamento, si è recato alla sede comunale ma non ha
trovato presente il primo cittadino impegnato in una riunione di
giunta, nonostante si trattasse di un serio argomento, ecco il motivo
che ha scatenato la rabbia. L’uomo purtroppo ha delle condizioni
familiari purtroppo non buone, non ha lavoro, una casa e a carico un
figlio di soli tre anni da mantenere, e si sa che a quest’età
le spese tra medicine, vaccini e svaghi vari sono tante.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Difficile stabilire cosa sia scattato
nella mente dell’uomo in quegli istanti di follia, momenti che
certamente nessuno riesce a controllare, l’istinto o la stanchezza
della situazione creata, a volte, ti porta a compiere determinati
atti illeciti. Il giovane leccese, stanco dell’attesa del sindaco
ha lanciato davanti all’ingresso del Palazzo di città una
bottiglia di plastica con all’interno del liquido infiammabile più
precisamente, benzina e poi con l’accendino avrebbe fatto
esplodere la fiammata domata all’istante, fortunatamente, da un
estintore attivato grazie all’aiuto di una vigilessa e dai presenti
sul posto, nell’atrio di Palazzo Carafa, la fiamma non ha provocato
nessun danno né alle cose e né ai presenti.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">L’uomo si è subito dato alla
fuga, in seguito, è stato rintracciato e bloccato in piazza
Genova. Sul posto, dopo l’accaduto, sono intervenuti i vigili del fuoco, i
carabinieri e le forze di polizia. L’uomo è stato denunciato
congiuntamente da Polizia municipale, Squadra mobile della Polizia di
Lecce, come disposto dal pubblico ministero <strong>Giovanni Gagliotta</strong>, a
piede libero per detenzione di materiale infiammabile, danneggiamento
di edificio e minacce al sindaco. Fortunatamente, vista la disoccupazione
nel nostro territorio, non tutti reagiscono in questo modo, che
potrebbe anche essere comprensibile.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO PERRONE</strong> | «Un episodio – evidenzia il
primo cittadino – che mi preme minimizzare nella sua portata
effettiva perché non ha provocato danni, ma solo un po’ di
spavento ai presenti, ma che resta grave perché rappresenta il
sintomo dell’emergenza su casa e lavoro che c’è in
determinate fasce della popolazione. Comprendiamo il livello di
esasperazione che la situazione sociale ed economica provoca in
qualche individuo che si ritrova senza un tetto ed in qualche caso
anche senza il necessario per sopravvivere. Ma non possiamo in nessun
caso giustificare queste reazioni.Sono questioni – continua – che
conosciamo molto bene e problemi sui quali è fortemente
indirizzata la nostra azione in chiave sociale, ma è fin
troppo evidente che non è possibile trovare una soluzione
immediata per tutti. C’è chi ritiene che il Sindaco possa
risolvere qualsiasi cosa e soprattutto c’è chi fa richieste
con dignità ed educazione e c’è chi invece sceglie
altre maniere. Questo increscioso accadimento non ci scoraggia e non
intacca il nostro impegno quotidiano e la nostra attenzione verso le
fasce più deboli».</p>