Data pubblicazione: 15/07/2008 | POLITICA
Sanità, Alfredo Pagliaro su Piano della salute: «Non si stravolga il piano Fitto»
L'assessore leccese alla Sanità, Alfredo Pagliaro, questa mattina ha partecipato all'audizione della Commissione sanità della Regione per esaminare il Piano regionale della salute. L'ipotesi, spiega, è che si voglia cambiare quello di Fitto a tutti i costi.
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | «No allo stravolgimento a
tutti i costi del piano Fitto». Sono le parole dell’assessore
alla Sanità e Qualità della vita, <strong>Alfredo Pagliaro</strong>, che
ha partecipato questa mattina presso la sede della Provincia di Lecce
all’audizione della Commissione sanità della Regione Puglia
per l’esame congiunto del Piano regionale della salute (prima che
il documento ritorni in Consiglio regionale). Prima dell’incontro
odierno, l’amministrazione comunale si è resa promotrice di
un confronto sul territorio con i diversi soggetti interessati
(Confindustria, Confartigianato, Camera di Commercio, Ordine degli
Ingegneri, forum, case di cura, laboratori di analisi, centri di
riabilitazione, ecc.), le cui istanze sociali e sanitarie nelle
settimane scorse sono state oggetto di indicazione all’assessorato
alla Sanità della Regione Puglia proprio ai fini della
redazione del Piano della salute.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">«Pensavamo che le nostre
indicazioni – sottolinea Pagliaro – fossero state trasmesse alla
Commissione e potessero finire in questo Piano, ma stamattina i
componenti della Commissione stessa ci hanno chiarito di essere
all’oscuro. È un fatto molto spiacevole perché si
tratta di istanze che hanno al centro il malato ed i suoi problemi e
perché dimostra quasi che si voglia cambiare a tutti i costi
il Piano della precedente Giunta, sicuramente uno strumento che può
essere ritoccato, ma non stravolto e soprattutto non a priori di una
valutazione ragionevole, a meno che non si voglia solo creare caos.
Comunque – continua – noi invieremo nuova documentazione
all’assessorato regionale. Insisteremo perché il Piano
regionale della salute metta il malato al centro dei suoi contenuti,
preveda una “governance” migliore con una programmazione seria e
con parametri definiti che incidano anche sull’equilibrio della
spesa sanitaria e, infine, contenga previsioni sulla formazione che –
conclude – consideriamo indispensabile per migliorare, tra le altre
cose, il rapporto tra personale medico e paziente spesso messo in
secondo piano da esigenze di carattere economico».</p>