Data pubblicazione: 15/07/2008 | POLITICA
«Non si penalizzino più i precari». Adriana Poli Bortone in un disegno di legge
La senatrice del Popolo della Libertà, Adriana Poli Bortone, firma un disegno di legge sul ruolo e il trattamento economico dei professori universitari incaricati. «È il più grave caso di discriminazione di categoria utile alle università».
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Un disegno di legge sul ruolo e
il trattamento economico dei professori universitari. La senatrice
del Popolo della Libertà, <strong>Adriana Poli Bortone</strong> ha presentato un
disegno di legge «Disposizioni a favore dei professori
universitari incaricati», finalizzato a sanare il vuoto
legislativo sulle funzioni ed il trattamento economico della docenza
universitaria. La normativa esistente, infatti, omettendo di
menzionare tra il personale docente coloro che rivestono la qualifica
di professori incaricati determina nei loro confronti una situazione
di contrasto con gli articoli 2, 3 e 36 della Costituzione. I
professori incaricati, infatti, attualmente si trovano in servizio
come titolari del proprio insegnamento, con funzioni del tutto
analoghe a quelle dei professori associati, ma senza il
riconoscimento di un ruolo e di un trattamento economico che è
congelato «sine die» e che si avvicina in qualche caso al
40 per cento di quello degli associati con pari anzianità ed
in altri casi è addirittura inferiore a quella che viene
comunemente definita la soglia di povertà (retribuzione lorda
comprensiva dei contributi previdenziali di circa 5800 euro).<br />«Credo – commenta il senatore
Adriana Poli Bortone – che si tratti del più grave caso di
discriminazione e di violazione delle norme del diritto del lavoro e
dei principi costituzionali che una categoria di lavoratori pubblici
abbia mai subito nella storia della Repubblica. Una situazione non
più procrastinabile per i professori incaricati, ai quali
bisogna restituire loro quella dignità professionale
riconosciuta costituzionalmente».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Il disegno di legge 874 prevede un solo
articolo con quattro commi. Il primo inquadra i professori incaricati
come figure ad esaurimento fino all’età pensionabile. Il
secondo chiarisce i diritti ed i doveri degli stessi ed esonera loro
dal sostenere una prova didattica per i concorsi per posti di
professore universitario. Il terzo comma definisce il trattamento
economico agganciandolo al 90 per cento di quello spettante al
professore universitario di ruolo di seconda fascia di pari anzianità
nell’incarico, con un meccanismo analogo a quello previsto per i
ricercatori o gli assistenti. Il quarto comma, infine, stabilisce che
gli eventuali maggiori oneri non gravano sul Bilancio dello Stato, ma
delle Università.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">«Spero che la legge –
sottolinea Adriana Poli Bortone – possa sanare la situazione dei
professori incaricati, una categoria che ha sempre fornito un
prezioso contributo alle facoltà italiane, sempre bisognose di
docenti altamente qualificati da utilizzare nelle più svariate
forme, soprattutto dopo l’istituzione dei dottorati di ricerca e
dei corsi di laurea 3+2. Un segnale di riconoscimento anche per il
lavoro svolto in questi anni in una situazione di pesante
penalizzazione».</p>