di Paolo Franza
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>NARDÒ</strong> | Una banale lite tra
fratelli, per motivi personali, è sfociata nel sangue ieri
sera a Nardò intorno alle 21. Sembra strano per chi non
conosce le persone vista la parentela ma, trattandosi di motivi
personali, è difficile giudicare. La vittima, attenendoci alla
ricostruzione dei militari, stava transitando tranquillamente in via
Caduti di via Fani fino a quando non è stato raggiunto dal
fratello a bordo di un autovettura. Il fratello, P.G di 37 anni,
manovale, senza precedenti penali, è sceso dalla macchina con
cattive intenzioni, è iniziato subito un forte battibecco, e
dopo un po’ si è passati alle maniere forti. Il giovane ha
iniziato a prendere a calci e pugni la vittima, probabilmente con sé
aveva un'arma da taglio, poi è risalito in fretta a bordo
dell’auto ed è scappato via. La vittima non si è
subito accorta della ferita da taglio, forse per i forti dolori che
gli aveva provocato quando il fratello ha iniziato a malmenarlo.
Quando si è reso conto che stava perdendo sangue all’altezza
del torace al lato sinistro, e accusare nello stesso punto un dolore
atroce, si è subito recato intorno alle 22,30 da solo al
pronto soccorso della zona per essere medicato. I sanitari della
struttura,vedendo la gravità della ferita da taglio, hanno
subito chiamato il commissariato di polizia di Nardò
intervenendo prontamente per cercare di ricostruire la dinamica dei
fatti. I poliziotti hanno raccolto informazioni, e dopo aver
interrogato la vittima, sono giunti a conclusione che il colpevole di
fatti fosse fratello, ignaro della gravità recata, ad averlo
ridotto in tali condizioni. Subito gli agenti hanno raggiunto il
37enne a casa, effettuando una perquisizione e sequestrando le chiavi
dell’autovettura utilizzata per raggiungere la vittima.
L’aggressore è stato trasportato nella locale stazione
militare di Nardò dove, dopo essersi sottoposto alle domande
degli inquirenti, è stato denunciato a piede libero. Intanto
la vittima si trova in osservazione da parte dei sanitari.</p>