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LECCE | È polemica sulla stabilizzazione dei precari alla Provincia. Per l'onorevole del Partito democratico, Teresa Bellanova, il centrosinistra ha imboccato la strada giusta tanto che risponde al centrodestra che, invece, avrebbe sollevato dubbi circa la «correttezza e la legittimità delle stabilizzazioni in Provincia»: «I dubbi sollevati dal centrodestra sulla “legittimità” e “correttezza” delle stabilizzazioni in Provincia hanno il sapore del furore ideologico che acceca il ministro Brunetta, che considera tutti i dipendenti pubblici dei fannulloni.
Il centrosinistra ha imboccato la giusta strada - sottolinea la componente della Commissione lavoro alla Camera dei Deputati - dando fiducia e certezza di futuro a lavoratori che per anni hanno prestato servizio, seppur precario, alla Provincia di Lecce e che hanno diritto alla stabilizzazione prevista dalle Finanziarie 2007 e 2008. La Provincia, peraltro, si è mossa con grande perizia, anche dirimendo controverse interpretazioni legislative.
Ecco perché appare insensata la polemica del centrodestra, che conferma l’atteggiamento, già adottato in sede nazionale dal Governo, di disinteresse per il futuro dei lavoratori meno garantiti, in una fase di gravissima crisi economica. In questo momento la priorità dovrebbe essere quella di salvaguardare i posti di lavoro, affinché l’economia possa ripartire con il rilancio dei consumi. La Provincia di Lecce ha dimostrato senso di responsabilità e coraggio nel dare una risposta di stabilità ai lavoratori precari, in un momento in cui l’intervento del settore pubblico può e deve contribuire ad arginare la crisi. Agire per rimandare a casa 50 lavoratori che da anni svolgono funzioni utili alla collettività significa non solo rimettere in crisi il loro bilancio familiare, ma anche, da parte del centrodestra, commettere un atto di irresponsabilità politica e sociale che punta a precarizzare la vita delle persone».
Le risponde il candidato alla presidenza della Provincia per la coalizione di centrodestra, Antonio Gabellone: «Non siamo contro la stabilizzazione dei precari, né alla Provincia di Lecce né altrove. Esattamente il contrario: siamo favorevoli alla loro stabilizzazione nel pieno rispetto delle regole, per garantire non solo la correttezza amministrativa ma anche e soprattutto per evitare che l’atto amministrativo teso a stabilizzarli, possa essere approvato oggi dalla Provincia e sventolato in campagna elettorale e, inficiato domani, magari subito dopo le elezioni, da obiezioni e profili di illegittimità. Peraltro non va trascurato il fatto che in base ai criteri attuati dalla Giunta Pellegrino, resterebbero fuori dalla stabilizzazione circa 200 persone, il che potrebbe dare adito a dubbi e opacità sulle procedure.
E ancora, se il presidente è certo della correttezza delle procedure seguite - aggiunge - non si comprende perché non voglia accogliere la richiesta della minoranza di sottoporre l’atto al controllo della Corte dei Conti e al Dipartimento ministeriale della Funzione Pubblica.
Per parte nostra garantiamo che uno dei principali segnali di discontinuità che intendiamo dare al governo della Provincia di Lecce sarà quello della assoluta trasparenza e correttezza degli atti e dei comportamenti onde evitare che vi sia anche un solo dubbio sull’attività amministrativa della Provincia».