LECCE | <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --> Allagato il Tribunale civile di Lecce. A fare l'amara scoperta è stato il custode della struttura che giungendo questa mattina per aprire la sede, si è visto gli scantinati del Tribunale allagati di acqua. Non si comprende ancora la matrice del raid. Potrebbe trattarsi di un azione messa in atto per vendetta, oppure un atto vandalico compiuto da ignoti. Quel che si sa è che il palazzo di via Brenta è stato preso di mira nel cuore della notte da alcuni balordi.
Il custode ha subito allertato i vigili del fuoco e la polizia. I garage della struttura sono stati completamente allagati. Infatti tutta la superficie aveva all'incirca dai tre ai quattro centimetri di acqua. Non pochi i danni causati alla struttura. Gli ascensori infatti sono andati in tilt. Per riempire i sotterranei della struttura di acqua, chi ha agito ha usato gli estintori e gli idranti antincendio.
Non si sa ancora per quale motivo, ma fortunatamente l'atto vandalico che stava per essere messo in porto al quinto piano non è andato a buon fine.
Qui i malviventi avevano
appena sganciato la «chiave» di sicurezza dell'estintore, non
aprendolo però. I fascicoli contenenti nelle cancellerie della sede
non sono stati toccati e neanche altre stanze della struttura,
contenenti anche fascicoli, sono state coinvolte dal raid.
Ora il
presidente della Corte d'Appello di Lecce, Mario Bussa, ha inviato
un'informativa agli uffici della Procura.
Gli agenti della Digos, giunti sul posto, hanno effettuato i rilievi del caso. Invece, i vigili del fuoco, giunti con un'autobotte, hanno sgomberato l'acqua.
Il tribunale civile risulta sprovvisto di allarme e di telecamere di videosorveglianza, facile quindi entrate e lavorare tranquillamente senza essere disturbati.