LECCE | La discesa in campo nella coalizione di centrodestra del candidato Antonio Gabellone, ora si entra nel vivo della campagna elettorale. Al di là della polemica con Adriana Poli Bortone, che invece avrebbe preferito che il centrodestra optasse per far convergere i voti sul suo nome, come espresso ieri dal dirigente Gerardo Filippo, qualche parola l'ha messa pure la candidata alla presidenza della Provincia del centrosinistra, Loredana Capone, che invece, dal canto suo, seppur non volendolo, spiega che Forza Italia ha candidato al vertice della sua coalizione un'espressione «esclusiva» del partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia, appunto, quasi mettendo da parte il patto appena sottoscritto che ha fatto convergere forzisti e militanti di An in un unico partito, il Pdl.
Ma se il candidato fosse stato l'ex Pd Lorenzo Ria? Sarebbe stato meglio? Forse i dissapori sarebbero andati avanti: «Dopo la candidatura ufficiale di Antonio Gabellone - sottolinea Loredana Capone - non voglio fare polemica con il Popolo della Libertà e non voglio sottolineare il diritto di esclusiva esercitato da Forza Italia nella scelta del candidato, che ha messo ai margini l’altro partito confluito nella nuova esperienza politica.
Sono convinta che ciascun salentino voglia guardare alla prospettiva della Provincia, al ruolo dell’ente nel Salento, alla nuova missione che può esercitare».
Ora però, si passa alla fase propositiva, quella del programma, che sarà presentato agli elettori nella campagna elettorale. E in un momento difficile, tanto per l'Italia, quanto più per il Salento, il tema della crisi economica non poteva certo passare inosservata. Una crisi che tocca, spiega la vice presidente uscente, soprattutto le famiglie: «Specialmente credo che in un periodo di grande difficoltà come questo per tutto il Paese, con una forte contrazione dei consumi, ci siano molte famiglie da sostenere, soprattutto quelle numerose e che vivono in situazioni di disagio economico.
Solo nella nostra regione sono circa 22 mila i nuclei familiari con più di 4 figli che hanno una dichiarazione Isee inferiore ai 20 mila euro. Moltissimi vivono nel Salento».
E allora, cosa si deve fare per risolvere questo annoso problema? «In questi anni abbiamo dimostrato una particolare attenzione per queste fasce deboli con interventi mirati e concreti. Ci proponiamo di continuare questa politica, rafforzando gli interventi sociali necessari a sostenere le giovani coppie così come le famiglie numerose.
Con il Microcredito di Solidarietà, abbiamo aiutato 231 famiglie salentine molte delle quali lamentavano un disagio tale da non riuscire a mantenere i figli. L’Osservatorio Provinciale delle Politiche Sociali, in rete con l’Osservatorio Regionale, ci ha permesso di monitorare il disagio, conoscere i bisogni della popolazione salentina e verificare come i problemi non siano solo economici ma anche di relazione.
Le difficoltà di dialogo con i figli aumentano il rischio di esclusione e aggravano le ripercussioni della crisi economica e della mancanza di lavoro. Per questo abbiamo istituito il Centro risorse per la famiglia con il quale potremo sostenere le coppie, aiutarle nel rapporto interno e con i figli».
Fondamentale, spiega, anche il ruolo della Regione: «Anche la Regione Puglia si muove con grande attenzione su questi temi. Esprimo grande soddisfazione per il nuovo programma di iniziative dedicato alle famiglie numerose promosso dall’assessore regionale Elena Gentile con cui sono stati stanziati ben 5,5 milioni di euro per ridurre le tariffe di beni e servizi, introdurre sconti nei negozi, agevolazioni e riduzioni di imposte e tasse locali. Sono provvedimenti che rafforzano la continua collaborazione tra Regione e Provincia di Lecce».
Ma ci sono anche realtà meno fortunate, e che, nonostante gli sforzi per diminuire il costo della vita, non hanno neppure i soldi per i beni di prima necessità, perché perdono il lavoro: «Per la mia storia personale, capisco bene le difficoltà delle famiglie numerose, soprattutto quando i genitori, e in questo momento purtroppo sono molti, perdono il lavoro. Queste e le altre iniziative varate in questi anni consegnano un messaggio di speranza e una concreta possibilità di guardare al futuro.
E su quel futuro la Provincia deve continuare a lavorare. Perché come diceva Eleanor Roosevelt: “Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni”».