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NOVOLI | Attentati incendiari nella notte a Novoli. Due auto, una Bmw di colore grigio e una Fiat Bravo si trovavano parcheggiata una dietro l'altra in via Parco, una piccola traversa che congiunge via Sant'Antonio a via Oronzo Parlangeri. Probabilmente, quello su cui indaga, è un incendio di natura dolosa, e non un corto circuito come si potrebbe immaginare in casi di questo tipo. Ma che sia un atto vandalico, o intimidatorio lo stabiliranno i carabinieri della stazione locale, che questa notte sono intervenuti per fare tutti i rilievi dopo che i vigili del fuoco del Comando provinciale di Lecce sono intervenuti per spegnere le fiamme.
Tuttavia, si tratta di un gesto, l'ennesimo, che desta preoccupazione fra la popolazione. Perché a Novoli, come si ricorderà sono tanti gli attentati incendiari che si stanno susseguendo. Dapprima l'incendio di un deposito di campagna, quello di proprietà di un sacerdote, don Roberto Visconti, vide impegnati i vigili a spegnere le fiamme di un deposito di poco meno di cinque metri quadrati di superficie, non senza problemi perché due di loro rimasero feriti a seguito dello scoppio di una bombola a gas che si trovava all'interno (http://lecce.reteluna.it/portale/articolo.php?code=3129).
Poi ancora, un altro episodio, in cui due auto furono incendiate nella notte, attorno all'una del 16 marzo scorso, che videro impegnati i civili di Veglie nello spegnimento delle fiamme di un furgone da lavoro, di proprietà di un imbianchino 33enne, Paolo Cosma, che lavora per una ditta di pitturazioni, e un'Alfa Romeo 147 di proprietà di Giuseppe Bax, 24enne, anch'egli del posto (http://lecce.reteluna.it/portale/articolo.php?code=3148). Poi, l'ennesimo attentato incendiario, quello della notte del 18 marzo, che però portò i carabinieri ad individuare e bloccare un uomo che aveva appena posizionato una bottiglietta piena di liquido infiammabile dietro la ruota di una vettura (http://lecce.reteluna.it/portale/articolo.php?code=3169).
Ma non è tutto. Perché l'altra notte, quella fra mercoledì e giovedì, altre cinque auto sono state date al fuoco. Si tratta di una Nissan Micra, una Fiat Punto, una Peugeot 206, una Opel Astra e una Lancia Dedra. Per queste cinque auto, tuttavia, i carabinieri sono riusciti a individuare i presunti responsabili che sono stati denunciati a piede libero. Si tratta di G.M., appena 18enne, disoccupato, e D.Q., di 30 anni, entrambi di Novoli.
Per quest'ultimo episodio, invece, le indagini sono ancora in corso, e non si conoscono i responsabili. Quando le auto hanno preso fuoco, le fiamme hanno annerito anche le persiane in legno che si trovavano sull'abitazione adiacente, in cui risiedono due anziani coniugi, che però non si sono accorti di nulla se non dopo l'intervento dei vigili del fuoco che hanno dapprima spento le fiamme, e poi accompagnato i due anziani in un'altra stanza della casa, in modo che non respirassero quei fumi.