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RUFFANO | Il sindaco Fiorito è stato condannato a 6 mesi, con l’accusa di minaccia aggravata per aver costretto il Comandante dei Vigili della città a compiere atti contrari al suo dovere <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } A:link { so-language: zxx } -->(http://lecce.reteluna.it/portale/articolo.php?code=3575). Questo secondo l'accusa. «È questo il Primo Cittadino che merita la nostra Ruffano?». Questa è la domanda che si pongono Pasquale Gaetani, Luigi Bardoscia, Antonio Morello, Gaetano Russo e Claudio Sparascio, consiglieri dell'opposizione. «Siamo stati noi, per primi, a dire che Fiorito non era più adeguato a ricoprire un ruolo così importante. Poi sono arrivati tanti altri nostri concittadini. Poi hanno avuto inizio le indagini dell’Autorità Giudiziaria. Adesso, perfino, una condanna a 6 mesi. Cosa altro deve accadere perché il Sindaco si alzi dalla poltrona, si dimetta e faccia chiarezza, nelle opportune sedi, riguardo a tutti gli altri procedimenti giudiziari in cui è coinvolto? Noi pensiamo che ci sia una politica differente, una politica che non è interessata solo agli appalti e alle poltrone, una politica che ha a cuore lo sviluppo del territorio, una politica che crede negli ideali e nei valori, una politica che è fatta da gente che non si nasconde nei palazzi per paura della luce del sole, una politica di amministratori che si impegnano in maniera disinteressata per il bene pubblico. È con uomini così che vogliamo costruire la Ruffano che verrà, - concludono - la Ruffano di domani, la Ruffano del riscatto, la Ruffano che esce sui giornali per l’orgoglio con cui i suoi abitanti si impegnano a farla crescere e non per la vergogna di vedersi amministrati da arroganti personaggi in cerca d’autore».
Ovviamente di parere contrario la maggioranza che crede nell'onestà del sindaco Fiorito. «Se si assume questo atteggiamento anomalo per mettermi in difficoltà politica, «ieu su capace ve spriculu tutti alla chiazza» intendendo chiaramente, il sindaco, con questa colorita espressione, ricorrente nel nostro parlato dialettale, che avrebbe reso pubblico il comportamento anomalo assunto da un responsabile di servizio del Comune di Ruffano di fronte a due casi simili di abuso edilizio commessi da cittadini ruffanesi (privato cittadino e associazione di persone), espressione carpita, peraltro con un microregistratore occultato. Per questa ragione il Sindaco di Ruffano è stato denunciato da un dipendente comunale ed è in attesa di sentenza. Le accuse mossegli le riteniamo pretestuose e vergognose non ci convincono affatto anzi crediamo siano frutto di odio personale. Noi continueremo a credere nella integrità morale del sindaco. Non riteniamo Nicola Fiorito persona capace di fare quello che, qualcuno, ha pensato (male) e temuto potesse fare (peggio). Non scherziamo. Sindaco, vogliamo esprimere pubblicamente la nostra personale, convinta solidarietà per quanto ti succede immeritatamente. Non era necessario perché ciò è dimostrato dai comportamenti ma, ci teniamo a farlo. Ti invitiamo ad andare avanti con la solita positiva tenacia. Il tuo compito è quello di portare a termine il mandato amministrativo ricevuto dalla comunità, e lo farai continuando nella concretezza fino ad ora dimostrata per la crescita civile di questo paese, anche se a volte, visto il contesto risulta un tentativo difficile, quasi senza speranza. Navigando in un mare di melma, - conclude la maggioranza - cercando di portare la barca su lidi vivibili, se si lascia la resa vinceranno le zavorre, resisti».