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ARADEO | Utilizzava dati anagrafici di ignari utenti per attivare nuovi numeri di telefonia cellulare. Sostanzialmente nuove Sim dalle quali avrebbe poi ottenuto qualche beneficio, tipo telefonate gratis. Un raggiro verso il quale i carabinieri di Gallipoli sono riusciti a risalire soltanto a seguito di un accurato lavoro d'indagine. Si sono guardati i traffici telefonici, dell'intestatario, fino a scoprire che si trattasse di un utilizzatore diverso.
Questa storia, probabilmente, differisce dalle truffe telematiche. Quelle, infatti, generalmente viaggiano sul web, ma questa poco differisce da quelle più tradizionali. Perché con l'espediente dell'intestazione della carta Sim, il truffatore, un uomo di Aradeo, D.A., 35enne, promotore di servizi di telefonia mobile, riusciva ad addebitare il traffico di alcune schede telefoniche, con le conseguenze che si possono immaginare.
Il promotore è stato così smascherato dai carabinieri della stazione di Aradeo, dipendenti della Compagnia di Gallipoli, che l'hanno denunciato a piede libero con l'accusa di truffa e falsità materiale commessa da privato.
Le indagini iniziarono nel mese di marzo, quando i carabinieri effettuarono una serie di accertamenti su alcuni intestatari di schede Sim. In molti casi, i militari hanno appurato che non vi fosse corrispondenza fra l'intestatario e il reale utilizzatore. È per questo motivo, che hanno cominciato una complessa attività di analisi dati.
Dallo studio degli elementi raccolti si è desunto che il 35enne, se non altro perché era collaboratore di un'agenzia di telecomunicazioni con sede a Lecce, e in qualità di addetto alle vendite, fosse il responsabile della truffa. L'uomo, dopo aver individuato le sue vittime, persone ignare e a lui sconosciute, attivava le carte per la telefonia mobile.