GALATINA | La condanna è arrivata nella giornata di oggi. Antonio Massimiliano Paolì, 34enne di Galatina, dovrà scontare una pena di tre anni e 6 mesi di reclusione e inoltre dovrà pagare una multa di 800 euro. L'uomo, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe entrato da solo nei supermercati e armato di bastone metallico minacciava la sfortunata cassiera di turno facendosi consegnare l'incasso giornaliero. Poi, fuggiva nelle zone limitrofe, di solito a bordo di auto rubate poco prima. È questo il copione che Paolì, tossicodipendente e già noto alle forze dell'ordine, aveva seguito più di una volta, per mettere a segno rapine all'interno di supermercati.
Non è riuscito a passarla liscia però, in seguito al suo ultimo «colpo», risalente al 16 agosto scorso. In quell'occasione, Paolì, si sarebbe recato, in orario di chiusura, al supermercato «Despar», in via Salvo D'Acquisto a Galatina, e, dopo aver puntato un bastone metallico al viso del titolare, terrorizzando clienti e impiegati, si sarebbe fatto consegnare 570 euro in contanti per poi darsi alla fuga. Sono partite da qui le indagini dei carabinieri di Galatina, soprattutto dalle testimonianze della vittima che, descrivendo con attenzione l'aspetto del rapinatore, il suo modo di parlare e il suo abbigliamento, hanno permesso una rapida identificazione. Paolì era infatti una vecchia conoscenza dei militari, ed è bastato mostrare le sue foto segnaletiche al titolare del supermercato per accertarsi che si trattava proprio di lui. L'uomo, accusato di rapina a mano armata, oggi è stato condannato. Paolì ha beneficiato dello sconto della pena, rispetto a quella che aveva chiesto il pubblico ministero, Maria Consolata Moschettini, che aveva invocato cinque anni di reclusione.
Nel verbale di denuncia il gestore del market avrebbe fatto scrivere che il giovane si era recato pochi giorni prima per acquistare dei generi alimentari ma di non averli pagati. Il fatto però non lo denuncio ai militari per paura di subire qualche atto vandalico.