<!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } -->
GALLIPOLI | Il periodo per bloccare la pesca abusiva era l'ideale, è proprio per questo motivo la Guardia Costiera di Gallipoli è riuscita a mettere sotto sequestro un bel po' di materiale. Infatti, in concomitanza con l'incremento delle vendite di prodotti ittici dei giorni antecedenti le festività pasquali e contemporaneamente ad analoghe attività espletate su tutto il territorio nazionale, si è conclusa il 10 aprile scorso un'ulteriore operazione complessa di polizia marittima finalizzata al controllo della filiera della pesca che, a tutela dei consumatori, ha visto i militari della guardia costiera del compartimento marittimo di Gallipoli impegnati sull’intero territorio della provincia di Lecce.
L’operazione, che ha portato degli ottimi risultati ha visto impegnati in tre giorni 119 militari in 60 controlli. I controlli sono stati effettuati con particolare attenzione non solo alle singole pescherie, ma anche ai magazzini di stoccaggio del pescato, alle catene di distribuzione ed ai mercati ittici, punti nevralgici per la capillare diffusione dei prodotti.
Nel corso della complessa attività sono stati denunciati per frode in commercio due commercianti che vendevano prodotti ittici non genuini per genuini e prodotto decongelato per fresco. in altri casi, in collaborazione con i servizi veterinari competenti per territorio, si è constatata la commercializzazione di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione/insudiciamento.
Particolare attenzione è inoltre stata dedicata alla pesca degli echinodermi (cosiddetti ricci di mare) ed al diffuso fenomeno della pesca sportiva di frodo, perseguendo tutti coloro che di tali attività ne fanno illecitamente motivo di lucro.
Dei 60 controlli effettuati, 11 sono stati eseguiti ai punti di sbarco, 2 nei mercati ittici e negli stabilimenti destinati alla lavorazione, alla conservazione e alla commercializzazione, 11 nella grande distribuzione e al dettaglio (compreso commercio ambulante) e 36 nei ristoranti e simili. Sei le violazioni accertate in materia di etichettatura e tracciabilità dei prodotti ittici. Due le violazioni accertate in materia di frode nell’esercizio del commercio. Quattro le violazioni accertate per il mancato rispetto delle norme igienico sanitarie. Sono stati sequestrati, invece, 69 chilogrammi di prodotto in cattivo stato di conservazione o comunque inadatto al consumo umano e 21 chilogrammi, più 500 ricci di mare, di prodotto proveniente da pesca sportiva. I ricci e 90 chilogrammi di prodotti ittici sono stati rigettati in mare, mentre i 21 chilogrammi rimanenti sono stati devoluti in beneficenza. A conclusione dell'attività sono stati eseguiti tre sequestri amministrativi, quattro penali e due confische. Mentre sono stati posti sotto sequestro un attrezzo non consentito per la pesca sportiva e cinque altri attrezzi. Complessivamente sono state eseguite delle sanzioni amministrative per un totale di 13mila euro.