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MONTERONI DI LECCE | Tra gli 86 rinvii a giudizio vi è il nome di Antonino Polo, 44enne di Monteroni Di Lecce. La decisione è stata presa dalla Procura a seguito della chiusura delle indagini che riguardano l'operazione antidroga nominata «Tsunami» che interessò ben 12 province d'Italia. Oltre a Lecce, infatti, furono coinvolte Milano, Palermo, Catania, Reggio Calabria, Caltanissetta, Salerno, Siracusa, Varese, Vibo Valentia ed Enna. Ora però bisognerà attendere la parola del Tribunale di Ragusa, che deciderà se accogliere o rigettare la richiesta avanzata dalla Procura.
L'operazione Tsunami fu avviata nel 2004, e portò a galla un giro di droga. Un commercio esteso sulle 12 province italiane. La base operativa fu istituita a Vittoria, dove giungeva droga anche da corrieri colombiani e tedeschi. In questo traffico, tra le 86 persone indagate spuntò il nome di Polo. Quest'ultimo, in compagnia di un'altra persona coinvolta, fuggì lo scorso 16 ottobre, a seguito di un ordine di carcerazione emesso dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Catania, Laura Benati, che avanzò a conclusione delle indagini coordinate dalla Procura distrettuale Antimafia di Catania, in particolare dal sostituto procuratore Fabio Scavone. I reati ipotizzati furono: associazione per delinquere finalizzata al traffico di di stupefacenti, in particolare cocaina e hashish. Polo e l'amico Giuseppe Bonavota di 54 anni originario di Vibo Valentia furono arrestati l'11 febbraio scorso, a distanza di poche ore l'uno dall'altro.
Il leccese si era rifugiato a Londra, dove si era trasferito da circa quattro anni. Secondo gli inquirenti farebbero parte dell'organizzazione criminale sgominata dalla squadra mobile di Ragusa con l'operazione denominata «Tsunami». Dopo l'arresto, Polo venne associato ad un carcere londinese in attesa dell'espletamento delle procedure per l'estradizione in Italia.
L'operazione antidroga effettuata vide impegnati circa 300 uomini, fra poliziotti e finanzieri con l'ausilio delle unità cinofile. La droga dalla base veniva spacciati in grossi quantitativi nell’hinterland milanese e a Reggio Calabria e trasportati con la complicità di insospettabili corrieri. L’organizzazione vantava «collegamenti» anche con la Colombia e la Germania. La droga veniva smerciata con una fitta rete di spacciatori nei luoghi più disparati. Sia l'hashish che la cocaina raggiungeva alcune zone d'Italia grazie proprio alla complicità di persone non residenti nel paese della base.
Le indagini durarono due anni, dal 2004 al 2006. In 24 mesi furono individuati gli appartenenti alle due organizzazioni, di cui una gestita da Pasquale Castellino e riconducibile al clan stiddaro «Dominante»; e l´altra riconducibile a Carmelo La Rocca, già in carcere per la strage di San Basilio e a suo tempo reggente del clan «Piscopo». Altri due sodalizi criminali facevano capo a Vincenzo Lo Monaco e Sebastiano Castiglia. Solo a Vittoria sono finite in manette circa 40 delle 69 persone, di cui 6 già in carcere. Anche degli insospettabili commercianti facevano parte dell’articolata organizzazione. Elemento nuovo, rispetto al passato, non c´era un vero leader. I due sodalizi lavoravano in stretta sinergia, evitando qualsiasi guerra fra di loro.
Oltre al nome di Antonino Polo compare quello di Giuseppe Bonavota, Gaetano Mantello, Antonino Pettinato, Salvatore Nanfaro, Filippo Alberti, Gaetano Abbate, Maurizio Adamo, Luigi Michele Albanese, Filippo Alberti, Andrea Alcerito, Giuseppe Ballarò, Mirko Ballarò, Giancarlo Barresi, Maurizio Bova, Giovanna Brugnoli, Giacomo Buccheri, Mario Buda, Santo Buda, Marcello Salvatore Campisi, Biagio Cannizzo, Gaetano Cannizzo, Gianfranco Cascino, Davide Castellino, Pasquale Castellino, Sebastiano Castiglia, Giovanni Cirica, Emanuele Cirnigliaro, Marco Cirnigliaro, Carlo D’Atria, Salvatore Denaro, Angelo Di Bona, Angelo Di Mercurio, Salvatore Di Mercurio, Antonino Di Modica, Nuccio Di Noto, Giuseppe Di Viti,, Giacomo Fazzari, Giuseppe Gandolfo, Giombattista Giordanella, Tommaso Giordanella, Giovanni Giudice, Vito Gravina, Antonietta Iacono, Melissa Incardona, Carmelo La Rocca, Giuseppe La Terra, Venerando Lauretta, Domenico Lo Iacono, Emanuele Lo Monaco, Francesco Lo Monaco, Vincenzo Lo Monaco, Francesco Lombardo, Francesco Longo, Rosario Macrì, Giombattista Marceca, Emanuele Marotta, Francesca Menta, Antonino Minardi, Giuseppe Pavone, Mamdi Jamil, Francesco Antonio Ranieri, David Rizzo, Luigi Rotondo, Salvatore Russo, Luigi Ruta, Giovanni Salerno, Vincenzo Elia Sciacca, Roberto Scollo, Maria Lucia Spadaro, Giuseppe Starti, Giuseppe Strangio, Antonio Tinghino, Salvatore Tommasi e Domenico Zuccalà.