LECCE | La candidatura a presidente della Provincia Brindisi da parte di Massimo Ferrarese secondo Angelo Tondo, presidente provinciale di «Io Sud», impone qualche riflessione più profonda, fuori dalle sterili polemiche che in questi giorni imperversano sulla stampa. In termini di offerta di politica territoriale, per Tondo non si può pensare che questa eccessiva sistemazione della rappresentanza costituzionale in soli due partiti riesca a rappresentare interamente il territorio. Come nelle città nascono, sono nate e continueranno a nascere liste civiche, allo stesso modo, sui territori, crollate le ideologie, si punta sempre più sui programmi e sulle persone. In virtù di questo ragionamento, Massimo Ferrarese rappresenta per Tondo una novità in termini politici, in quanto si tratta di persona che già si è saputo spendere bene in termini manageriali, nella sua professione, nel sociale e come massimo esponente di Confindustria.
All’esperienza brindisina occorre guardare affinchè allo stesso modo su tutti i territori si lasci spazio a nuove aggregazioni. «A mio modo di vedere, - afferma Tondo - c’è in corso un processo di scomposizione e ricomposizione territoriale che è legato anche al discorso del federalismo che si sta per attuare. Il federalismo impone ai territori di essere fortemente concorrenziali fra di loro e per esserlo non si possono riproporre gli schemi che si pretende di avere a livello nazionale. Bisogna fare appello a tutte quante le capacità, le intelligenze, le volontà del territorio. In questo senso non c’è da meravigliarsi se è stata individuata una personalità come quella del presidente Ferrarese e si converga su quella». Lo stesso Tondo ci tiene a sottolineare che non è l’accordo con il Pd che ha portato successivamente ad esprimere una candidatura, ma è una disponibilità di candidatura da parte di Ferrarese sulla quale abbiamo ritenuto di convergere indipendentemente l’uno dall’altro. Tant’è che per il Comune di Brindisi «Io Sud» converge sul candidato Nicola Di Donna che notoriamente non è iscritto al Pd, che è invece espressione di quella destra moderna, capace di essere forza di governo.
Quanto alle considerazioni di Carlo Salvemini oggi riportate dalla stampa, Tondo ricorda che la bontà del modello di Adriana Poli Bortone è testimoniato da dieci anni di buon governo che hanno portato Lecce ad avere un apprezzamento generalmente diffuso in Italia e in Europa. «Appare quindi fuori luogo alzare steccati di fronte alla possibile convergenza su un candidato come Adriana Poli Bortone. Come movimento Io Sud, noi siamo, per principio costitutivo, inclusivi di tutte quelle sensibilità che possono dare un contributo di sviluppo concreto al nostro territorio. Abbiamo delle idee di sviluppo del territorio, una serie di obiettivi e un programma che condividiamo con il nostro candidato presidente che è Adriana Poli Bortone. Se altri vorranno aderire a questo programma noi ne saremo ben lieti, ribadendo che nessuna preclusione c’è nei confronti di una eventuale lista del Pdl, come già più volte detto dalla stessa Adriana Poli Bortone».