di Alessandro Donno
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Il Lecce avrebbe acquistato la comproprietà dell'attaccante <strong>Daniele Cacia</strong> dal Piacenza per tre milioni e mezzo di euro. La notizia dell'arrivo del 24enne centravanti è di poco fa. Nello stesso tempo, sfuma la possibilità di vedere il franco-marocchino Kharja con la maglia del Lecce: su di lui, infatti, il Siena è ormai in netto vantaggio.</p>
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<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">Undici giorni, senza contare giugno, dunque, sono serviti al Lecce per mettere nero su bianco sul primo colpo stagionale. Lunghe trattative, giocatori offerti dai procuratori, giocatori che si offrono da soli, ma niente prima dell’11 luglio. Voci di corridoio, così si dice in questi casi, dicono che Angelozzi sia entrato in stallo, e poi «in preda al panico» abbia perso un mucchio tempo ed avviato zero trattative. Presentarsi all’Hotel Hilton con una sola punta in organico, e dopo aver sbandierato ai quattro venti tutti gli obiettivi di mercato, ha consentito ai procuratori di effettuare un gioco al rialzo, simulando ad esempio trattative con Catania, Atalanta e Genoa, per far lievitare ancor più il cartellino di Cacia.<br />Ed in effetti il risultato finale è l’acquisto della metà di un calciatore che ha tutto da dimostrare, e che ha un’ossatura non proprio tosta, dato che un calciatore considerato facile agli infortuni, per 3 milioni e mezzo di euro, non proprio un affare. Altri effetti di questa conduzione disastrosa delle operazioni di mercato sono la perdita ormai certa di Kharja, che andrà al Siena, di Locatelli e di Okaka.</p>
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<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">Come può un direttore sportivo, presentarsi al calciomercato con la lista della spesa definita senza nemmeno porsi delle alternative, anche solo per far capire che il coltello dalla parte del manico ce l’ha lui? Persi gli obiettivi prefissati, perché messo letteralmente sotto dai procuratori, l’ex direttore sportivo del Perugia, non sa più che fare, non avendo alternative, e quindi il presidente Semeraro, ormai spazientito, gli manda in soccorso l’ad Fenucci, e Di Mitri per cercare di uscire dalla fase di empasse, e probabilmente ci riescono con l’acquisto di Cacia. Se qualcosa dovesse continuare ad andare storto, si muoveranno da Lecce anche Moroni e lo stesso Semeraro per dare avvio alla stagione che a breve comincerà con le visite mediche ed attualmente con un organico incompleto. La sensazione è questo sarà l’ultimo calciomercato di Angelozzi per l’U.S. Lecce.</p>