LECCE | L'editore di Reteluna.it e collega giornalista, Roberto Fonte, è stato vittima questa notte, venti minuti prima dell'una, di un tentativo di aggressione. Era a Lecce insieme ad un amico, e stava passeggiando per le vie del centro storico, quando a un certo punto è stato avvicinato da un giovane, di poco meno di trent'anni, che ha cominciato a inveire contro di lui, e ha esordito con parole ingiuriose nei suoi confronti. A quel punto, Fonte ha tentato di divincolarsi per evitare di scambiare qualunque parola, quando a un certo punto è stato afferrato per un braccio.
Sotto gli occhi di tutti i ragazzi frequentatori della «movida», che sono stati attirati da quelle ingiurie e dalla voce alta, Roberto, che stava passeggiando in via Federico D'Aragona, ha fatto dietrofront, per tornare verso piazza Sant'Oronzo.
Ma a poco è servito, perché il giovane, che dal tavolino a cui era seduto si era ormai alzato, ha continuato a seguirlo, e sempre allo stesso modo a proferire quelle parole ingiuriose nei suoi confronti e nei confronti dell'amico. Quest'ultimo ha tentato di farlo ragionare chiedendo che venisse lasciato in pace, per questo anche lui è stato vittima di offese e ingiurie.
Le minacce sono andate avanti per qualche minuto, per circa cento metri, e si sono protratte da via Federico D'Aragona, fino a piazzetta Santa Chiara, e quasi fino a piazza Sant'Oronzo. Tuttavia, i passanti, attirati dalla scena, hanno avvertito polizia e carabinieri.
«Ho avuto paura - racconta Roberto Fonte - perché mi sono visto importunare, dapprima con parole cattive nei miei confronti e dell'amico con cui stavo passeggiando, poi sono stato strattonato nel tentativo di essere fermato e quindi limitato della mia libertà. E così si è andati avanti per qualche decina di metri, quasi fino in piazza Sant'Oronzo, sempre seguito ad una distanza ravvicinata.
A quel punto ho preso il cellulare, e ho cominciato a fare qualche telefonata per chiedere aiuto, e mi sono accorto che questa persona non mi lasciava più stare, a tal punto che mi ha 'toccato' col petto vicino al braccio destro. Io mi sono divincolato ulteriormente, e ho tentato di allontanarmi perché di certo non sono una persona violenta. Credo che sin da subito sia venuta a mancare una forma di rispetto nei miei confronti e verso il mio amico. Ho rimandato tutto nelle mani dei miei avvocati, che stanno valutando la possibilità di procedere a una querela nei confronti di questa persona».