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LECCE | Attorno all'area dell'ex Saspi i carabinieri che si interessano di ambiente hanno trovato proprio di tutto. Eternit, scarti di demolizione. Tutti depositi che sono stati abbandonati in un'area pubblica, e per la quale, non si è proceduto a denunciare alcuno, quanto piuttosto ad informare il sindaco della città, Paolo Perrone, che occorre fare qualcosa per la sua bonifica.
Perché quell'area, che spesso viene nominata nei Consigli comunali specialmente dall'opposizione quando si tratta di analizzare i bilanci, è stata oggetto d'attenzione nell'ultima operazione dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce, che quando hanno dovuto circoscrivere la zona d'intervento hanno lavorato accanto ai colleghi del VI Elinucleo di Bari.
Lì, all'interno dell'area di circa 1500 metri quadri, sono stati abbandonati rifiuti d'ogni genere, pericolosi e non. Sicuramente molto rilevanti sono le onduline di eternit che sono state ammassate, che come si sa sono pericolose perché possono provocare il tumore alla pleura, ma c'erano anche elettrodomestici, come vecchi frigoriferi usati, e accessori di bagni, e altri materiali tipo vetro, pneumatici usati, teli in plastica, inerti da demolizione, componenti di computer, materassi e scarti di potatura.
Considerato, dunque, che si tratta di un'area pubblica, ne è stata data comunicazione al sindaco di Lecce, affinchè si adottino i provvedimenti previsti dalla normativa vigente al fine di ripristinare lo stato dei luoghi mediante adeguata attività di bonifica.
L'area, che si trova a poche decine di metri dalla tangenziale est del capoluogo, fra l'altro ospita una struttura in vendita. Dunque, il Comune dovrà innanzitutto bonificarla, perché oltre a essere un buon biglietto da visita, serve a garantire e tutelare la salute dei cittadini.