CASTRIGNANO DEI GRECI | Condannati a quattro anni di reclusione i due amici d'infanzia che nei weekend si divertivano a lanciar giù dai cavalcavia delle statali i sassi. Questa mattina davanti al gup Ines Casciaro, d'accordo col pubblico ministero, il sostituto procuratore Francesca Miglietta, i due imputati Massimo Mele, 30enne di Castrignano dei Greci, e Lorenzo Hagi, 33enne di Martano sono stati condannati a quattro anni di reclusione, che furono accusati di tentato omicidio e danneggiamento.
Il gup ha riconosciuto loro le attenuanti generiche rispetto alle aggravanti, motivo per il quale la pena è stata meno di un terzo. E si conclude così la storia dei due balordi che furono arrestati dai carabinieri della Compagnia di Maglie, del maggiore Andrea Azzolini, a seguito di quegli episodi di divertimento cominciati a partire dal 21 febbraio 2008, sulla strada provinciale Martano-Soleto. I due, dopo aver raggiunto i cavalcavia, non prima di aver raccolto qualche grossa pietra dalle campagne di Martano, si affacciavano dall'inferriata che ne delimita il confine e lanciavano i sassi sugli automobilisti che transitavano a velocità sostenuta.
Poi, con quella trentina di pezzi raccolta, si divertivano a «mettere da parte la noia» (come detto da uno di loro durante l'interrogatorio del 9 giugno scorso), lanciandole sui parabrezza e le carrozzerie delle auto in transito. Le strade maggiormente prese d'assalto furono la strada statale 16, Lecce-Maglie, e il suo proseguimento, cioè la strada statale 275, Maglie-Leuca.
I sassi, secondo quanto accertato in fase d'indagine dai carabinieri venivano introdotte all'interno dello zaino di Lorenzo Hagi, e poi entrambi, saliti sulla Fiat Punto di Mele raggiungevano i luoghi delle atrocità. Sono 26 i casi accertati di tiro al bersaglio. Tutti episodi in cui i due avrebbero agito senza l'ausilio di complici. Nel corso del processo, concordato col rito abbreviato, parte civile si sono costituite otto persone. A difendere entrambi sono stati gli avvocati Rocco Luigi Corvaglia e Vincenzo Mariano. A contribuire allo sconto di pena (che sarebbe dovuta essere di 21 anni), inoltre, è stata la parziale infermità di mente accreditata dal gip.
GLI ASSALTI SULLE STRADE | Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Maglie dimostrarono come gli assalti avvenissero con una certa frequenza. In quel periodo, alla Compagnia dalle varie stazioni venivano denunciati episodi sempre analoghi, in cui alcune persone da un cavalcavia avrebbero lanciato in direzione del parabrezza della propria auto, o comunque verso la carrozzeria, alcuni sassi dal cavalcavia. E sebbene qualche tentativo fosse andato «a vuoto», tuttavia qualche altro ci è riuscito e alcuni automobilisti si ritengono vivi per miracolo.
Dopo il primo episodio, quello del 23 febbraio scorso, del primo lancio sulla provinciale Martano-Soleto, si sarebbero concentrati su altre occasioni. Qualche giorno dopo si fece il bis sulla Martano-Otranto (il 29 febbraio), mentre il 13 aprile altri quattro episodi ci furono sulla strada statale 16, nei pressi di Sternatìa. E poi ancora vicino Martignano e due volte nelle vicinanze di Corigliano d'Otranto. Il 24 aprile, invece, l'altro episodio all'altezza dello svincolo di Zollino. E poi ancora, il 10 e poi l'11 maggio, altri quattro episodi denunciati. Uno sulla strada statale 16, vicino all'uscita dello svincolo di Martano, e altri due episodi sulla Martano-Soleto. Ancora Zollino, il 23 maggio, mentre fra il 31 e il primo giugno ci sarebbero stati almeno quattro episodi. Di cui due sulla statale 16 (vicino Martano e Castrignano dei Greci), e un altro fra Serrano, frazione di Carpignano Salentino e la comunità Emmaus. Poi, alla fine, il 6 e 7 giugno, altri otto episodi. Sulla statale Maglie-Leuca il venerdì, e sulla Borgagne-Martano il sabato.