TORRE PALI (SALVE) | Scoperta frode in mare nella giornata di ieri. D.P., 33enne di Salve, denunciato a piede libero dalla polizia marittima di Gallipoli, coadiuvata insieme ad una pattuglia del distaccamento di Santa Maria di Lecua, avrebbe demolito un peschereccio lungo sei metri per realizzarne un altro. Si tratta di un mezzo di 9 metri, in tutti gli effetti più grande, in quanto il motore montato superava quello del vecchi peschereccio. La matricola è stata abrasa, in questo modo non è stato possibile risalire sia al modello che alla cilindrata del motore. Ma non solo, su questo natante era stata dipinta la targa del vecchio peschereccio. Insomma, è stato tutto modificato ad eccezione dei documenti e della licenza di pesca. Il sequestro è avvenuto a Torre Pali, comune di Salve.
La licenza rilasciata ovviamente riguardava le caratteristiche del vecchio peschereccio. L'uomo però ha ben pensato di modificare il natante, ma di continuare ad usare la vecchia licenza per utilizzare reti da posta e palangari, anche se il mezzo era diverso. Cosa ci avrebbe guadagnato l'uomo mettendo in atto queste modifiche? Sicuramente una pesca maggiore. Inoltre, per mezzi di stazza inferiori alle 3 tonnellate non è previsto un certificato di sicurezza, cosa che invece avrebbe dovuto ottenere il 33enne in quanto, molto probabilmente, il nuovo peschereccio supera le 3 tonnellate.
Il lavoro di misurazione dell'unità di pesca effettuato dagli agenti, oltre al sequestro del natante, ha portato anche al ritiro della licenza di pesca, revoca concessa dal ministero delle Politiche agricole e Forestali.
Ora si continua ad indagare su questo caso, in quanto si stanno accertando le modalità di demolizione del vecchio natante.