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LECCE | Va avanti la fase investigativa che vede indagati dalla Procura di Lecce l'amministratore della società Vision 2000, responsabile della formazione di alcuni corsi post-laurea, e alcuni suoi collaboratori. Poche ore fa, e per oltre due ore di interrogatorio dinanzi al gip Maurizio Saso, e al sostituto procuratore Imerio Tramis, è stato ascoltato il direttore generale Alessandro Assiro, 48 anni, di Lecce, assistito dall'avvocato Flavio Nicola Santoro.
Nel corso del suo interrogatorio, Alessandro Assiro (che si trova ancora in carcere in ottemperanza di un'esecuzione di custodia cautelare), per alcuni versi ha confermato la gestione in prima persona dei corsi di formazione per gli anni 2000, 2001 e 2002 propedeutici per poter avere accesso e partecipare al bando per i corsi dei «Bollenti Spiriti», e «Ritorno al futuro».
Per altri versi, invece, Assiro ha circostanziato la veridicità e la genuinità dei corsi di formazione formatori dalle domande di ammissione fino al rilascio degli attestati. Nel corso dell'interrogatorio, il 48enne (che il 2 aprile si è dimesso dalla carica di direttore) ha preso le distanze da certe dichiarazioni rilasciate da alcuni corsisti che «non si sono ritenuti soddisfatti» dell'andamento dei corsi.
Una tesi che la Procura comparerà con quella di altri professionisti che invece hanno smentito l'inesistenza degli stage, come il sindaco di Racale, Massimo Basurto, e altri professionisti laureati in Economia e commercio.
Assiro ha risposto alle domande spiegando che quelle ore di corso erano effettivamente tanto quanto concordate, e cioè quattrocento ore d'aula, più altre quattrocento di stage, contestando così quanto era emerso nelle indagini della Procura di due ore di studio a lezione anziché tre.
In alcuni casi, stando a quanto riferito da Assiro, i corsi post-laurea prevedevano un periodo di specializzazione in vari Enti, tipo il Centro Diagnostico Salentino, o in altre aziende dei vari settori professionali, come quello medico. I corsi finanziati coi fondi della Regione, si è detto fra l'altro, sarebbero stati regolarmente pagati ai corsisti, con la quota girata all'azienda e regolarmente fatturati. Inoltre, è stato invocato il raffronto con il numero degli iscritti della Sapienza di Roma e di altre università come la Luiss, e si è detto che il numero degli iscritti ai corsi della Vision fosse superiore.
Ad ogni modo, il giudice Maurizio Saso ha convalidato il fermo disponendo la misura cautelare in carcere. Come si sa, Luigino Rizzello, ex collaboratore difeso dall'avvocato Paolo Spalluto, ha ottenuto i domiciliari. Gianluca Russo, invece, che per la Vision fa l'amministratore, è ancora in carcere. Tuttavia, la difesa nei prossimi giorni, appena avrà la trascrizione dell'interrogatorio, presenterà l'istanza per la scarcerazione, sulla base del fatto che, secondo gli avvocati, non sussistono indizi di colpevolezza, e non ci sarebbe il pericolo di inquinamento delle prove e la reiterazione del reato a tal punto da proseguire nel carcere cautelare. Infine, Assiro ha smentito la presenza di una mano politica per rinvigorire la credibilità dei corsi.