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POGGIARDO | Alle 18,50 l'assessore provinciale all'Ambiente, Gianni Scognamillo, è sceso dall'assessorato. E da Bari, l'Arpa non ha mandato nessuna certificazione. Quella certificazione che da sola determina il nulla osta necessario per far sì che i comuni dell'Ato Lecce 2 possano contare sulla discarica di Autigno, nel brindisino, come discarica di «soccorso». Perché da circa 48 ore, nei comuni dell'Ambito territoriale 2, la situazione è diventata quasi insostenibile. Nel senso che solo ieri gli autocompattatori che arrivavano dai comuni del bacino non sono riusciti a entrare nel biotunnel della Sud Gas a lasciare i loro rifiuti. Proprio lì, infatti, è ammassata la frazione organica, e ieri la situazione si era fatta critica, perché di rifiuti non ne entravano più. La situazione più difficile si è registrata a Poggiardo, dove fra gli autocompattatori della ditta Anci Srl, solo uno era riuscito a scaricare i rifiuti nel biostabilizzatore.
A Gallipoli non si è parlato di crisi, nonostante in quel comune, così come nei comuni dell'entroterra (Sannicola e Alezio, per esempio), la situazione non fosse delle migliori, coi cassonetti stracolmi e i rifiuti abbandonati anche fuori dai cassonetti, in mezzo alla via. Il biotunnel ormai saturo ha creato qualche disagio soprattutto nei centri più piccoli, dove ai cassonetti stracolmi, non si è potuto far fronte con depositi «provvisori». Tuttavia, a Maglie, molto ha fatto la raccolta differenziata, coi cittadini che la fanno funzionare. C'è poi un sito di stoccaggio provvisorio, dove i rifiuti, in particolari situazioni d'emergenza, come quella di ieri, si è riusciti a depositarli per fronteggiare il momento di crisi svuotando i cassonetti e tenendo «bloccata» la spazzatura.
Casarano appare pulita, e i cassonetti ieri sono stati svuotati. Mentre a Gallipoli, l'utilizzo della differenziata non è molto sentito, e allora il problema dei cassonetti pieni è stato più evidente. Nardò, invece, ha dimostrato qualche difficoltà in più, sempre per il fatto che gli autocompattatori non sono riusciti a conferire i propri rifiuti a Poggiardo.
Al momento, dall'Arpa, quella certificazione non è arrivata, anche se potrebbe arrivare in serata, o forse domani mattina. Solo con quel documento, quindi, i rifiuti dell'Ato Lecce 2 potrebbero raggiungere anche la discarica brindisina di Autigno. Da Poggiardo, ad ogni modo, la Sud Gas è in grado di contenere rifiuti solo se la frazione secca biostabilizzata è in grado di raggiungere Cavallino, per la produzione di Cdr. A Brindisi, invece, dovrebbe essere conferita la frazione umida.
Questa mattina, sta di fatto, come sottolinea l'assessore provinciale Scognamillo, «tutti gli autocompattatori sono riusciti a svuotare i propri rifiuti all'interno dell'impianto di Poggiardo». Quindi la situazione, già da domani mattina (dando per assodato che dall'Arpa si aspetta il nulla osta per il deposito a Brindisi), dovrebbe tornare alla normalità. Salvo imprevisti.