LECCE | Litiga per un gratta e vinci e finisce in ospedale. Il fatto è accaduto nel pomeriggio di ieri, esattamente alle 16,30, è giunta presso gli uffici della Polizia di Stato di Lecce una segnalazione in merito ad un'aggressione consumata a porta Napoli, nei pressi del bar Palmieri di Lecce. Infatti, un giovane è stato accoltellato alla mano sinistra e portato subito all'ospedale. Gli agenti sono stati chiamati proprio per cercare di ricostruire la dinamica del ferimento.
Infatti, nel giro di pochi minuti si sono recati sul posto i Nibbio della Sezione volanti che hanno immediatamente raccolte le prime testimonianze dei presenti che avrebbero assistito alla scena. Dopo aver concluso la prima fase investigativa, gli agenti hanno ricostruito in modo sommario l'accaduto. Nel giro di pochi minuti è stato riconosciuto l'aggressore, soprannominato «Pele».
Gli agenti si sono recati anche in ospedale, dove nel frattempo era stato condotto il malcapitato. L'uomo è stato ascoltato dagli uomini delle forze dell'ordine e avrebbe raccontato come sarebbero andati i fatti. Da quanto dichiarato dalla vittima, è emerso che il litigio sarebbe scarurito in merito all'acquisto di un gratta e vinci. «Pele» si sarebbe allontanato senza lasciar presagire le sue successive intenzioni, ma tutto questo apparentemente. In realtà l'uomo si era appostato in un luogo poco distante, attendendo la vittima all'uscita del bar Palmieri. Intanto avrebbe estratto un coltello da cucina cercando di colpire all'addome S.B., il quale, per parare il fendente, è stato ferito alla mano sinistra. Successivamente il giovane si è allontanato velocemente in direzione del centro storico.
Un orario non certo insolito. In quella zona sono state circa una decina di persone che hanno assistito alla scena, senza contare gli automobilisti che hanno notato movimenti strani. Sono state proprio queste persone a chiedere l'intervento del personale della Squadra mobile. Grazie alla ricostruzione delle caratteristiche fisiche del soggetto e al soprannome fornito dai presenti, fin da subito è stato individuato l’autore del reato. Si tratta di Giuseppe D'Amico, leccese, 43enne, volto già noto alle forze dell'ordine. Una volta ascoltate le persone, ricostruito l'accaduto e individuato il responsabile, agli agenti non restava altro che trovare D'amico. Subito sono iniziate le ricerche di dell'uomo nei luoghi che è solito frequentare nonchè a casa di un parente. Vistosi alle strette e con molte prove a carico degli agenti, a D'Amico non è restato altro che confessare il reato.
Cosi, dopo si è proceduto pertanto all’arresto del 43enne, noto all’ufficio per essere gravato da numerosi precedenti di polizia che ne acclarano una condotta pericolosa costante negli anni. Dell’avvenuto arresto, si è stato informato il pubblico ministero di turno, Giovanni Gagliotta.