SQUINZANO | Aveva compiuto una rapina all'interno dell'allora filiale del Banco di Napoli di Squinzano, che in città si trova in via Brindisi. Il fatto risale al 5 settembre scorso. Ora i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Campi Salentina, diretti dal capitano Simone Puglisi, hanno chiuso il cerchio attorno all'uomo indicato come l'autore di quella rapina. Che gli fruttò 6mila euro, e che avrebbe compiuto col volto coperto e armato di taglierino all'interno della filiale del comune del nord Salento. Quel giorno, dopo essere entrato all'interno della filiale, col volto travisato e dopo essersi avvicinato a uno degli impiegati, senza esitare, dopo aver tirato fuori dalla tasca il taglierino sfuggito al metal detector, ha chiesto che gli venisse consegnato il denaro che si trovava all'interno di una cassetta di sicurezza.
Trovatosi di fronte a uno dei tre impiegati di turno nella banca, Mario Rizzi (a sinistra, nella foto), 37enne di Barletta, volto già noto alle forze dell'ordine, avrebbe puntato il taglierino al volto per concludere quella rapina e fuggire via con l'ingente bottino (http://lecce.reteluna.it/portale/articolo.php?code=1012). A quel punto, i carabinieri della stazione di Squinzano, con un lavoro certosino coordinato dai colleghi del Norm di Campi, hanno innanzitutto acquisito le testimonianze dei presenti, poi hanno acquisito le impronte digitali lasciate da Rizzi sulla scena della rapina. Impronte digitali che sono state mandate a Roma, al Ris dei carabinieri, che dopo averle analizzate, i loro sofisticati sistemi le hanno attribuite a Rizzi. In un primo momento quelle indagini non portarono a nulla. Ora, invece, c'è stata la svolta. E così, i carabinieri hanno notificato quell'ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Lecce alla casa circondariale del luogo. Ed è lì che Rizzi è stato tradotto dopo le formalità di rito.