08:00: Reteluna Oroscopo
09:30: Buongiorno col Sorriso
10.30: Reteluna Oroscopo R.
14:00: Pomeriggio insieme
16:30: Hit Italia
17:00: Music Box R.
18:30: Pup Revolution R.
UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 04/04/2009 | POLITICA
PROVINCIA | Ufficiale l'uscita di Ria dal partito di Franceschini
Ria ha deciso il suo futuro politico.
«Lascio il Pd, aderisco e mi candido al Pdl»
Il parlamentare Lorenzo Ria, originario di Taviano, ha deciso il suo futuro politico. Lascia il Partito democratico, convito dalle dichiarazioni di Massimo D'Alema rilasciate durante un intervista, per candidarsi anche come presidente della Provincia nel Pdl.

LECCE | La notizia echeggiava ormai da giorni in aria, lo stesso parlamentare, Lorenzo Ria, raggiunto nei giorni scorsi telefonicamente da un giornalista di Reteluna.it, non si sbilanciava in merito all'uscita dal partito per un'adesione e possibile candidatura nel Pdl, come presidente della Provincia di Lecce. Forse ancora non era sicuro. Fatto sta che nella giornata di oggi è stata ufficializzata l'uscita dal partito di Franceschini. Ria accusa che la decisione definitiva è giunta dopo le dichiarazioni di Massimo D'Alema rilasciate durante un intervista tenutasi nella serata di ieri in una tv leccese, che aveva definito un possibile passaggio del parlamentare come «una brutta storia».

Sono consapevole di procurare un profondo dispiacere ai moltissimi cittadini che hanno creduto nel PD, che hanno lottato per fondarlo e radicarlo, che ne hanno costruito il successo nelle recenti elezioni politiche e che, nonostante le innumerevoli delusioni, hanno la perseveranza di crederci ancora.

«Io non ci credo più. Sono anzi convinto che il Pd, nella sua pur breve esistenza, ha ripensato alcune delle ragioni fondamentali per cui è nato ed ha cambiato i suoi obbiettivi primari». Si esprime cosi il parlamentare salentino Lorenzo Ria, in merito alla sua candidatura nel Pdl. «Il partito dei cittadini, dei programmi, del cambiamento senza avventure, delle riforme istituzionali tese a ridurre il peso della politica e delle burocrazie, delle scelte economiche e sociali tese all’ampliamento del proprio vecchio insediamento sociale, senza far venir meno l’attenzione ai poco garantiti… quel partito non si è materializzato, anzi, ha perduto i propri elementi ispirativi. Il partito nato per unificare le più significative esperienze politiche italiane del ventesimo secolo si disgrega perché le contrapposizioni interne agli uomini dei vecchi partiti hanno sfiancato e deleggittimato il nuovo gruppo dirigente. In assenza di coerenza e regole, le periferie operano ognuna per suo conto, in una abnorme confusione tra ruoli politici e istituzionali, in un conflitto irriducibile tra regole e comportamenti. La procedura di scelta del candidato presidente di centrosinistra per la Provincia di Lecce è solo uno dei casi che documenta il progressivo venir meno delle ragioni per cui è nato il Pd.

Ancora, lo scenario nazionale e locale della vicenda politica del Pd dimostra che il partito nato per calamitare e aggregare le forze intermedie di ispirazione progressista, è oggi a rimorchio di un pulviscolo di movimenti e partitini. Un Pd come questo, che ha rinunciato alle ragioni per cui è nato, non ha senso e non serve al paese, non serve al Mezzogiorno e alla Puglia, tanto meno serve al Salento. Nel momento in cui nessuno mi ha proposto di guidare il nuovo corso della Provincia di Lecce, affinchè diventi il laboratorio, nel Mezzogiorno, delle istituzioni locali federali, nel momento in cui non so neppure come valuterò una eventuale proposta in questo senso, perché so bene il coraggio e i sacrifici che accettare una proposta di questo genere comporterà, in questo contesto le parole e la saccenza dell’onorevole Massimo D’Alema mi hanno convinto, questo si a fare una prima scelta.

Io e lui - continua Ria - che veniamo da storie politiche diverse, e non da una stessa storia, non possiamo stare nello stesso partito. Probabilmente io avrei potuto star bene nel partito di Occhietto, nel partito di Prodi o nel partito di Veltroni, tre grandi e generose personalità , la cui innovativa vicenda politica o di governo è stata impedita in fasce da un erode. Credo, però, che tutto ciò debba essere lasciato definitivamente al passato. Per quel che mi riguarda , dal gruppo misto della Camera dei deputati manterrò gli impegni che, da deputato nominato e non eletto, ho assunto con gli elettori.

Lavorerò perché si affermi ad ogni livello una politica lineare e sobria, aperta ai cittadini e capace di mantenere gli impegni che assume. Lavorerò per dar vita ,ad ogni livello, ad istituzioni semplici, modellate su un sistema tendenzialmente bipolare, con una significativa riduzione dei parlamentari e delle rappresentanze, con una semplificazione del sistema istituzionale, a partire dalla definizione di un ruolo completamente nuovo per le Province. Lavorerò per istituzioni e meccanismi autenticamente federali, in virtù dei quali i cittadini del sud abbiano l’opportunità di recuperare i ritardi rispetto al centro nord.

Le parole e i toni dell’onorevole D’Alema, - conclude Ria - mi hanno aiutato a compiere una scelta difficile. Ora sono anche libero di organizzarmi insieme a chi condivide il mio disagio e intende affermare un modo semplice e chiaro di fare politica e di stare nelle istituzioni».

Sulla notizia si esprime anche il primo cittadino di Galatina, Sandra Antonica, che invoca le dimissioni di Ria. «Lorenzo Ria, è stato nominato (e non eletto) deputato al Parlamento dal Partito democratico. Se oggi egli non crede più nel Pd ha il dovere morale di dimettersi dalla Camera dei Deputati e non semplicemente cambiare gruppo. L'ex Presidente della Provincia è riuscito a trasformare il pacato appello di D'Alema ad una riflessione su un percorso comune, in un alibi per abbandonare il Partito in cui diceva di credere. Egli, in questo modo, tradisce ed inganna chi gli ha dato fiducia e lo ha posto come bandiera in una lista ed in una posizione che gli ha consentito di diventare legislatore di questo Paese.

Quando abbiamo dato vita al Pd, - continua Antonica - abbiamo guardato a ciò che ci univa e non a ciò che ci divideva. Abbiamo messo insieme le nostre storie credendo gli uni negli altri. Rispetto la scelta personale di Ria di candidarsi con chi vuole (saranno gli elettori a giudicarlo) ma non posso accettare che egli continui a rappresentare in Parlamento le persone la cui fiducia oggi tradisce. Se non crede più nel Pd lasci spazio a chi ci crede. Il Partito democratico - conclude Antonica - non può diventare un autobus da cui si sale e si scende a piacimento seguendo i propri legittimi ma personali interessi. Dobbiamo tornare alla dimensione etica della politica».

 

«Siamo fortemente delusi e rammaricati delle scelte dell’onorevole Lorenzo Ria che nulla hanno a che fare con il suo percorso politico e con la sua storia personale. Con le sue dichiarazioni ha ufficializzato la rottura con il Partito democratico sollecitando nuove offerte e mettendosi sul mercato politico». Commenta cosi Salvatore Capone, segretario per Partito democratico.

«Le sue parole dimostrano la grave difficoltà nella quale si trova, anche se ancora una volta non scioglie tutti i nodi. I suoi argomenti e discorsi, infatti, sono pretestuosi e sembrano solo suggellare scelte già fatte, in netta contraddizione con la sua azione di questi mesi.

Insomma sembrerebbe un classico episodio di trasformismo: stranamente queste scelte cadono alla vigilia della tornata elettorale.

Ancora una volta l’onorevole Ria è così bravo da trovare un alibi di fronte ad un sincero, accorato e rispettoso appello fatto dal Presidente Massimo D’Alema, che rispecchiava il sentimento di tanti elettori del Pd, e che è invece stato colto a pretesto per una decisione che sembrerebbe ormai già assunta.

Detto questo –-continua Capone - rileviamo che la posizione annunciata da Ria di appartenenza al Gruppo Misto della Camera dei Deputati sia solo un escamotage e segni una posizione inconciliabile con la natura e il progetto del Pd e dei suoi elettori. La decisione da prendere da parlamentare del Pd, nominato e non eletto, sarebbe quella di dimettersi subito.

L’onorevole Ria ha tradito innanzitutto se stesso e poi il Partito democratico che continua nel Salento come altrove nel nostro paese a contribuire a costruire un progetto di governo a tutti i livelli. Un progetto quello del Pd portato avanti con autorevolezza e fermezza dicendo no a cortocircuiti tra vicende politiche e vicende personali.

Nel Salento al fianco del Pd si sono schierate tutte la altre forze del centrosinistra, le stesse che sono state protagoniste del governo di questa provincia negli ultimi 15 anni con la forza e con la passione di un gruppo dirigente diffuso sul territorio con il pieno coinvolgimento di tutti.

Speriamo che prevalga almeno nel Popolo delle Libertà, del ministro Raffaele Fitto e del sottosegretario Alfredo Mantovano, la politica di individuare un candidato alla presidenza della Provincia di Lecce nella propria classe dirigente.

Il Partito democratico - conclude Capone - è una grande forza e un progetto che parla alla società. Noi vogliamo restituire la dignità alla buona politica scegliendo la strada della coerenza».

 

L'EDITORIALE
Diretta in streaming con la radiocronaca della partita e la differita.
RETELUNA TV
CAMPIONATI ITALIANI
La redazione
La società di Franco Alemanno conquista 3 ori e 3 bronzi individuali.
QUASI IN B
La redazione
A pochi giorni dalla fine del campionato il Lecce lotta per la salvezza.
CRESCE L'ATTESA
di Giorgio Coluccia
Zampa: «Abbiamo ancora fame, vogliamo arrivare in serie B subito».
I FALCHI VOLANO
La redazione
La Dimcar Falchi Ugento vincono tre set. Ora secondi in classifica.
SCACCO MATTO
di Giorgio Coluccia
Al team di Giannini basta un tempo per risolvere la pratica Benevento.
Reteluna è un marchio registrato – Tutti i diritti sono riservati Reteluna lecce è un portale di proprietà del Gruppo Com.media P.Iva: 03928760754 | Copyright 2008 © Reteluna
Reteluna Lecce, l'informazione locale - Quotidiano multimediale del Salento Testata giornalistica iscritta al n°987 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 22 aprile 2008
Per inoltrare comunicati stampa scrivete a redazione.lecce@reteluna.it
Gli articoli, le foto, i video e tutti i contenuti delle pagine di questo sottoportale sono coperti da copyright e sono di proprietà del Gruppo Com.media. Non è consentito riprodurre i contenuti del portale senza preciso consenso. Ogni forma di citazione dovrà contenere un valido riferimento alla fonte.