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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 02/04/2009 | POLITICA
PROVINCIA | Un'altra donna in corsa per la presidenza della Provincia
Adriana Poli è la candidata del terzo polo.
Ora il Pdl attende il «sì» di Lorenzo Ria
Dopo una prima fase di Consiglio comunale, si sospende la seduta perché i consiglieri del movimento «Io Sud» devono ufficializzare la candidatura di Adriana Poli Bortone. Che arriva questa mattina, come sottolinea Angelo Tondo «dopo continue pressioni».

LECCE | La candidatura di Adriana Poli Bortone giunge come una doccia fredda durante la prima seduta del Consiglio comunale, quella di questa mattina. Perché a poche centinaia di metri da Palazzo Carafa, nell'Hotel Risorgimento, i componenti del movimento «Io Sud» stavano allestendo un tavolo che pochi minuti dopo avrebbe ospitato una conferenza stampa. Alle 10,30, il silenzio dei presenti è rotto dal consigliere Angelo Tondo che annuncia la disponibilità della senatrice alla sua candidatura. E i presenti fanno partire un applauso.

La sua candidatura, dunque, ora è ufficiale. L'ex senatrice di Alleanza Nazionale, che in Consiglio comunale, a Palazzo Carafa, siede sulla poltrona di vice sindaco, sarà la candidata per la Provincia del suo movimento. Dall'altra parte, e anche questo è ufficiale, rimane la candidatura per il centrosinistra, quella cioè di Loredana Capone, che invece sarà in forza al Partito democratico, già vice presidente della Provincia, al fianco del presidente uscente Giovanni Pellegrino.

«Avremo modo e tempo per fare manifestazioni e dire quello che è il nostro entusiasmo rispetto a questa idea e a questa disponibilità - ha sottolineato Angelo Tondo -. Che il movimento mette a disposizione del territorio, così come è nello statuto e negli obiettivi. Cioè valorizzare e creare politiche di sviluppo. Quella di Adriana Poli Bortone è una candidatura di servizio. Riteniamo che la sua disponibilità sia importante. Ovviamente noi abbiamo sollecitato, sia con dichiarazioni del nostro gruppo dirigente, del movimento, ma anche da parte di tante associazioni e di tanti cittadini di Lecce e della provincia. In questi giorni, lei ha ricevuto tantissime delegazioni da ogni comune, ma anche da altre parti della Puglia. Ma in particolare ha sentito la necessità di rispondere a questo appello pressante che noi le abbiamo fatto.

Quella di Adriana è una candidatura che certamente si rifà a un valore, a quello della serietà, con cui si sviluppa un rapporto con i cittadini, con gli elettori, con il territorio, con il mondo culturale, imprenditoriale, sociale, economico di questo territorio. E penso che sia da apprezzare. Noi la apprezziamo fortemente».

Saranno due donne, dunque, a giocarsi la poltrona di presidente, ma bisognerà attendere che il Pdl, che ora vede l'unione di Forza Italia e Alleanza Nazionale, sciolga la riserva sul suo candidato. Che potrebbe essere Lorenzo Ria, il deputato del Partito democratico, che in un contesto storico difficile, come quello attuale, potrebbe addirittura essere catapultato come il candidato di una coalizione di centrodestra. Ma Ria, di candidarsi col centrodestra, non ne vuole sapere: «Non ho ricevuto alcun tipo di proposta. Probabilmente quello che è stato detto lo si è scritto sulla base delle incomprensioni che sto vivendo all'interno del mio partito. Incomprensioni sul rispetto delle regole, sulle quali ho ricevuto poche attenzioni. Ma da quello a parlare di una mia candidatura ne passa». Tanto per cominciare perché ad oggi non gli è stata fatta alcuna richiesta, e poi perché certe cose scritte sui giornali, sono l'auspicio di alcuni autorevoli politici del centrodestra. Come Raffaele Baldassarre, che auspica la candidatura di Ria sulla base di quello che sta succedendo, e l'onorevole Gino Lazzari (Pdl), che invece lancia le sue «impressioni», e quella di Ria, dice «è un'ipotesi di candidatura».

E se per un attimo si era pensato che all'ultimo momento Adriana Poli Bortone potesse guidare una coalizione di centrodestra, dopo l'ufficialità della sua candidatura di questa mattina, quella prima ipotesi è caduta, lasciando spazio a uno scenario di tre candidati.

«Dobbiamo dire che c'è una visione disinteressata della gestione della Provincia - sottolinea Raffaele Baldassarre - Ricordo Adriana Poli come quella che era assolutamente contraria all'esistenza di un ente come la Provincia. Sono convinto che il centrodestra abbia bisogno di un candidato che abbia una voglia forte di governare questo territorio, e l'onorevole Ria potrebbe essere un buon candidato. Da parte mia l'auspicio che possa essere lui c'è».

Allo stesso modo l'onorevole Lazzari sottolinea che si sta andando in quella direzione. Tanto che gli organi del partito potrebbero formalizzare presto la proposta.

Intanto, l'ex Pd e consigliere regionale, Dario Stefàno, attualmente in forza nell'Udc, si è messo da parte, ma lo stesso Tondo ha sottolineato che la sua figura è importante, e di concerto con Adriana Poli sarà tenuta stretta. Lorenzo Ria la notizia della candidatura della Poli l'ha appresa in Parlamento, durante le dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia posta ieri dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, a nome del Governo, sull'approvazione di un emendamento dove ci sono misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi. Che poi la Camera ha votato. Questa mattina, fra le altre cose, il consigliere regionale del Pdl, Saverio Congedo, con una nota, ha smentito quanto riportato da un quotidiano uscito in edicola: «Nella massima fedeltà alla mia coalizione, dimostrata anche in passaggi politici e personali particolarmente duri, dichiaro che non rientra nelle mie prospettive di concorrere a fare il vicepresidente della Provincia di Lecce».

 

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LOREDANA CAPONE: «SFIDA SUI PROGRAMMI» | Quella fra la Poli e il candidato del centrosinistra, Loredana Capone, sarà una sfida sulla qualità dei programmi. È questo il desiderio dell'attuale vicepresidente della Provincia, a seguito della notizia di Adriana Poli come candidato del terzo polo.

«Dopo quasi un mese di attesa è in campo ufficialmente la seconda candidatura dopo la mia, condivisa da tutto il centrosinistra, alla presidenza della Provincia di Lecce. Le sfide che lancio alla senatrice Adriana Poli Bortone, donna e politico che stimo, sono quelle della coerenza, della qualità dei programmi, dell’innovazione per far crescere il Salento.

Inoltre, in questi giorni abbiamo osservato con attenzione quello che si muove nel Popolo della Libertà che, appena nato, sembra in difficoltà. È alla ricerca da mesi di un candidato e propone una metodologia di scelta vecchia, fatta di inciuci ed accordi di potere romani. Il Salento è dei salentini e delle salentine.

Noi, già da tempo, stiamo lavorando sul nostro programma e sulle nostre proposte, parlando con lavoratori, precari, donne, bambini, giovani, università, imprese e sindacati. La nostra proposta arriverà attraverso le Officine delle idee disseminate su tutto il Salento che vedranno volontari protagonisti in un percorso di elaborazione e coinvolgimento che si rivolge a tutti».

 

«TONDO HA FORSE CAPITO MALE?» | Come detto prima, alla senatrice di An, Adriana Poli Bortone, il centrodestra chiese già a suo tempo (circa sei mesi fa), la disponibilità a candidarsi alla Provincia. Ma la senatrice non volle e a corroborare questo rifiuto ci fu la sua posizione sulla scarsa valenza delle Province, che disse «vanno abolite».

Sulla base di quello che fu, oggi il senatore del Pdl, Cosimo Gallo, sottolinea quello che è stato un «netto e risoluto rifiuto» alla candidatura. «Non si comprende - sottolinea Gallo - come oggi il consigliere Tondo possa lanciare nuovamente questa candidatura. Raccogliendo, sembra di capire, la disponibilità dell’Udc ed aprendosi all’appoggio del Pdl e di altri. Se per altri si intende il centrosinistra, forse Tondo avrebbe dovuto dirlo chiaramente in modo da non creare ulteriori equivoci.

Forse Tondo non ricorda che la senatrice Poli Bortone ha più volte dichiarato la propria indisponibilità alla candidatura ai più alti rappresentanti istituzionali del Pdl. Che in questi mesi ha criticato aspramente l’operato del Governo Berlusconi. Che è arrivata a sacrificare la sua storia politica anche perché sembrava avere aspirazioni differenti rispetto alla Provincia di Lecce. Forse, quindi, il consigliere Tondo ha capito male?».

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