MELENDUGNO | Segregata in casa dal compagno, una vita difficile la sua, tanto che l'uomo le impediva di uscire e di fare quattro chiacchiere con le amiche. L'episodio si era verificato anche altre volte, ma questa volta però era arrivata all'esasperazione. Alla donna sarebbe stata violata la sua libertà, rimanendo rinchiusa all’interno dell’abitazione impedendole di uscire.
I fatti si sono verificati a Melendugno dove Mehmet Gokce, turco, 58enne, in regola sul territorio italiano, avrebbe tenuto segregata la propria compagna, una donna anch’essa turca, 46enne, da tempo costretta a subire questi soprusi. Infatti, alla malcapitata non solo le veniva impedita la liberà che un normale cittadino deve avere, ma addirittura avrebbe subìto delle violenze, ma questo ancora non è stato accertato, saranno i militari a stabilirlo.
I due pare che avessero già da tempo problemi relazionali a causa dell’atteggiamento geloso dell’arrestato. La loro storia andava avanti da circa vent’anni, ma negli ultimi mesi era degenerata.
Abitavano in una piccola casa al piano terra nel paesino leccese. In quella stessa casa più volte la donna era stata costretta ad essere rinchiusa. L’ultimo dei tanti tristi episodi che si sarebbero verificati risale a ieri, quando la donna, stanca di tutto quello che le stava capitando, una vita rovinata dalla presunta gelosia del marito, ha avvisato i carabinieri di Melendugno che subito sono intervenuti. Quando i militari sono giunti all’abitazione hanno effettivamente constatato come la stessa fosse chiusa a chiave e la donna non avesse possibilità di uscire. A quel punto hanno chiamato il compagno, Gokce, ammonendolo di tornare a casa. Il turco è giunto poco dopo ed ha consentito di aprire la porta.
Così la donna è stata liberata. Dagli accertamenti effettuati è emerso che il 58enne aveva sottratto le chiavi alla donna per impedirle di uscire La stessa, in quella mattinata, aveva una visita ortopedica dove non si è potuta recare, proprio a causa della «pazzia» dell'uomo. Non è dato sapere se fosse stato proprio questo il motivo scatenante che ha costretto la donna a lanciare l'allarme, ma possiamo dire che è stata la goccia della salute che ha fatto traboccare il vaso della sofferenza, fatto sta che i carabinieri a quel punto hanno fatto scattare le manette ai polsi del turco. L'uomo ora dovrà rispondere di sequestro di persona, violenza privata e maltrattamenti in famiglia. I militari hanno ravvisato anche il reato di estorsione, in quanto dagli accertamenti è emerso che lo stesso si sarebbe impossessato anche dell’autovettura della donna che non voleva restituirle se non dietro compenso di denaro.
I fatti sono stati così riferiti all’autorità giudiziaria che, sentita nell’immediatezza, ha concordato con l’arresto operato dai militari ed ha disposto l’accompagnamento dell’uomo presso la casa circondariale di Lecce. Sarà a questo punto il Magistrato a leggere i reati tra le righe del rapporto dei militari ed a formulare l’accusa vera e propria.