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GALLIPOLI | Aggredito il comandante della Polizia municipale. Vittima dell'aggressione, prima verbale e che sarebbe potuta sfociare in un'aggressione fisica, è stato il maggiore Salvatore Patrizio Giannone, che nei giorni scorsi è stato avvicinato da un commerciante gallipolino.
L'uomo, dopo aver raggiunto l'ufficio del comandante di polizia (che fra l'altro ricopre pure la carica di dirigente dell'Ufficio commercio), gli ha chiesto di agevolare l'approvazione di una pratica che lo riguardava. Ma al rifiuto del maggiore, motivato dalle vigenti disposizioni normative, l'uomo ha cominciato la sua sequela di improperi e offese, probabilmente nel tentativo di un contatto fisico.
Nel frattempo, nell'ufficio, i due sono stati raggiunti dall'assessore al Commercio, Rosario Spada, anch'egli presente nell'ufficio di Giannone, che dapprima ha calmato il commerciante, e poi lo ha accompagnato fuori dalla stanza del dirigente.
Subito dopo, il comandante si è rivolto alla polizia del locale Commissariato, dove ha sporto denuncia nei confronti del commerciante per il tentativo di aggressione. E non sarebbe l'unico episodio. È la terza volta, infatti, che Patrizio Giannone è vittima di tentativi di azioni violente, che vengono perpetrati ai danni del maggiore della polizia locale.
In passato, infatti, ci furono due altri episodi simili. Il primo si concluse con la condanna penale dell'autore, sempre per tentata aggressione e minacce. Nell'altro episodio, il secondo, invece, l'aggressore fu rinviato a giudizio, e si è in attesa dell'avvio del processo. Assieme al comandante, c'è da dire poi, vittime di episodi violenti furono pure alcuni suoi collaboratori.
Infatti, oltre al comandante Giannone, in questi mesi il maresciallo Roberto Pellone, e l'agente di polizia Tiziana Cataldi, sono stati vittime di episodi di danneggiamento.
Il sindaco della città, Giuseppe Venneri, dal canto suo, condanna queste pressioni, e prende posizione visto fra l'altro la sua delega, quella alla Polizia urbana: «Si tratta di gesti inqualificabili - sottolinea - che possono essere commentati utilizzando solo il metro del biasimo e della dura condanna, come tutti quei comportamenti che si basano sull'uso della violenza, sia fisica che verbale. Al maggiore Giannone va la mia solidarietà e quella dell'amministrazione comunale, nell'assoluta certezza che tale, spiacevole episodio non intralcerà minimamente il lavoro e l'impegno profuso nell'interesse della nostra città».