CAVALLINO | «Dobbiamo difendere la salute dei nostri cittadini». E a preparare il terreno per la battaglia, tutta in Tribunale, è il sindaco della città di Lecce, Paolo Perrone. Il Comune, infatti, si oppone alla realizzazione nel territorio del Comune di Cavallino di un impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che utilizzerà olio vegetale crudo come combustibile.
La Giunta municipale, infatti, ha deliberato oggi il ricorso al Tribunale amministrativo regionale. L’amministrazione comunale di Cavallino, com’è noto, ha accolto (con una delibera dello scorso 6 marzo) la proposta formulata dalla società Tg Energie Rinnovabili per la costruzione dell’impianto (di potenza prevista pari a 37 negawatt) in località «Masseria Giorgini».
Per evidenti ragioni di salvaguardia ambientale dai possibili effetti nocivi che potrebbero derivare dalla realizzazione di una struttura di questo tipo in un territorio confinante con il territorio del Comune di Lecce, la Giunta ha deciso di cautelarsi mediante ricorso al Tar.
«È naturale per noi opporci alla realizzazione di questo impianto - commenta il sindaco Paolo Perrone - dal momento che su una tematica così delicata che riguarda l’ambiente e la salute dei cittadini vogliamo garanzie assolute. La vicinanza della struttura al nostro territorio legittima ampiamente la nostra opposizione. Così come è accaduto per la centrale a biomasse proposta da Italgest con il progetto Heliantos 1, in mancanza di certezze sul piano ambientale non possiamo garantire a nessuno insediamenti di questo tipo. Il nostro è un territorio a forte vocazione turistica e quindi incompatibile con una centrale di questa natura e con queste dimensioni».