Data pubblicazione: 10/07/2008 | CRONACA
Scoppia una mina in Afghanistan. Feriti due militari italiani, uno è di Zollino
Feriti due militari italiani in missione in Afghanistan. Gabriele Rame, di Benevento, e Francesco Manco, salentino, di Zollino, vittime di un'imboscata. Qualche minuto prima, il presidente della Camera, La Russa aveva detto: «L'Italia non cambia linea strategica».
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>AFGHANISTAN</strong> | Ci sono passati sopra col
proprio mezzo, che l'ha fatta esplodere, ferendoli. Fortuna per loro,
<strong>Gabriele Rame</strong>, campano di Benevento, tenente dell'Aeronautica, e il
salentino <strong>Francesco Manco</strong>, di Zollino, sono salvi, si sono feriti, il
primo meno grave, il secondo ha invece avuto la peggio. Fortunati
perché probabilmente per il fatto che erano a bordo del loro
mezzo, mentre stavano pattugliando una zona dell'Afghanistan, sono
andati a finire su una mina che è poi esplosa e li ha feriti.
Rame ha ferite alle braccia e alle gambe, lievi rispetto a quelle di
Manco, che ha invece riportato una doppia frattura. Il triste
incidente, s'è verificato intorno alle 19,45 locali, nei
pressi di Shiwashan, a un paio di chilometri da Herat, nell'Ovest
dell'Afghanistan. Intenti a perlustrare il territorio, Rame e Manco
erano in cerca di armi dei talebani, quando hanno attraversato una
zona minata, dove un ordigno è esploso. Il mezzo, Vtlm Lince,
sul quale viaggiavano, ha attutito il loro colpo. L'ufficiale e il
sottufficiale sono poi stati trasportati con un elicottero Superpuma
spagnolo, giunto in loro soccorso, scortato da un altro mezzo,
Mangusta italiano. A bordo, c'erano altri tre soldati. A quanto se ne
sa, i militari sarebbero stati vittime di un'imboscata, mentre erano
intenti a svolgere il pattugliamento. La pattuglia è stata
colpita con lanciarazzi e raffiche di kalashnikov a circa cinque
chilometri a nordest da Herat.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>IL MINISTRO DELLA DIFESA LA RUSSA</strong> |
Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, poche ore prima aveva parlato al Senato dicendo che la missione non sarebbe cambiata e le direttive di 'afghanizzazione' sarebbero state mantenute. «Una vicenda avvenuta a pochi chilometri dall'aeroporto di
Herat, in una zona in genere tranquilla, e questo dimostra che non
c'è una zona tranquilla quando si è in missione di
pace: ciò è un ulteriore merito per i nostri militari
che fanno il loro dovere». Il ministro La Russa ha poi sottolineato: «La linea strategica
dell'Italia non cambia. Resta quella di puntare sulla
"afganizzazione", cioè sulla sempre maggiore
capacità di risposta delle forze di sicurezza locali. Noi
daremo il nostro contributo per incentivare questo processo, per
tutto il tempo necessario».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>IL PRESIDENTE DELLA CAMERA, FINI</strong> | «Ho
appreso con viva preoccupazione la notizia dell'attentato che ha
colpito due nostri militari in Afghanistan – sono parole del
presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, scrivendo un
messaggio a Vincenzo Camporini, Capo di Stato Maggiore della Difesa –
Desidero esprimerle tutta la mia vicinanza e solidarietà
unitamente al mio ringraziamento personale e di tutta l'assemblea per
il coraggio, la professionalità e lo spirito di sacrificio con
cui i nostri militari svolgono un'azione di pace. La prego di
rivolgere gli auguri di pronta guarigione».</p>