LECCE | Regioni a confronto sui temi della sostenibilità e della ricerca di prodotti e servizi innovativi per il turismo. Lazio, Liguria, Campania, Emilia Romagna e Puglia hanno illustrato i propri percorsi di eccellenza sul palcoscenico della Fiera internazionale di Roma «Globe ‘09».
L’occasione è stata il convegno «Eccellente Italia - Best practice turistiche» moderato dal direttore dell’Ansa, Giampiero Gramaglia. In rappresentanza della Regione Puglia, la commissaria dell’Apt di Lecce Stefania Mandurino, la quale è intervenuta mettendo in evidenza le azioni più significative che in questi ultimi anni hanno determinato nel turismo regionale un significativo cambiamento di rotta nell’organizzazione complessiva del sistema, tanto da essere premiati nel 2008 con una delle migliore performance registrate in Italia: 8,2 per cento negli arrivi e 5,8 per cento di presenze.
Nel portare i saluti dell’assessore regionale al Turismo Massimo Ostillio, la commissaria dell’Apt di Lecce ha ringraziato gli organizzatori che hanno individuato nella Puglia una regione capace di porsi come esempio anche rispetto alla capacità di governare i profondi cambiamenti tecnologici in atto nell’industria turistica, allargando a enti, imprese e comunità locali la responsabilità di sentirsi parti attive di un unico sistema in cui qualità e sostenibilità dell’offerta sono elementi imprescindibili per reggere la crisi e stare sul mercato in maniera competitiva.
Prima di entrare nel vivo del suo intervento, Mandurino ha toccato alcuni punti salienti della nuova organizzazione regionale citando tra le buone pratiche condivise il nuovo portale web della Regione Puglia «www.viaggiareinpuglia.it» recentemente premiato alla Bit di Milano come migliore portale italiano del turismo; l’Albo degli eventi regionali di rilevanza turistica; l’attribuzione di un marchio turistico a territori e aziende che abbiano caratteristiche di qualità riconosciute a livello regionale e la «Carta del turista» a tutela dei diritti del consumatore.
Un sistema complesso e innovativo in cui grande rilevanza nelle politiche di destagionalizzazione e accessibilità dell’offerta lo va sempre più assumendo il progetto di accoglienza denominato «Citta Aperte», ideato nel 2006 dall’assessore Ostillio e curato nelle singole province dalle Aziende di promozione turistica con l’intento di rendere pienamente fruibili tutto l’anno i beni naturalistici e storico-paesaggistici di rilevanza turistica.
«Città Aperte - ha detto Mandurino - non solo ha portato alla luce il sommerso, esaltato tradizioni, sostenuto valori culturali, ma ha anche agito in termini di consapevolezza, responsabilizzando le comunità locali a valorizzare le proprie risorse e a organizzarsi attorno alla grande rete dell’ospitalità, rete che ogni provincia - ha aggiunto - ha tessuto e promosso in piena autonomia in collaborazione con i comuni e con il contributo prezioso di Proloco, operatori culturali, cooperative giovanili, terzo settore, e gli imprenditori del turismo e di altri settori».
Ma «Città Aperte» ha fatto molto di più: «Ha messo in rete - ha spiegato la commissaria dell’Apt - infinite risorse umane e ambientali, nonché interi comparti ritenuti fondamentali per sostenere l’industria delle vacanze, in quanto capaci di sviluppare politiche attive in favore della competitività dell’offerta. È il caso dell’agro-alimentare e dell’artigianato, ma anche e soprattutto di settori che come ambiente, beni culturali e paesaggistici, pur non essendo tradizionalmente produttivi, sono da considerarsi altrettanto strategici per il turismo in quanto su di essi ricade la responsabilità di controllo, tutela e salvaguardia dei territori, nonché quella del loro pieno e corretto utilizzo».
Nel sottolineare che il progetto «Città Aperte» è stato tra l’altro selezionato come «Buona pratica della partnership pubblico-privata territoriale all’interno de I Turismi. Il management della filiera di Fondirigenti-Confindustria, Mandurino ha confermato che «anche per l’edizione 2009 tutte le attività saranno monitorate attraverso indagini di customer satisfaction, realizzate in collaborazione con l’Università del Salento, con l’obiettivo non solo di conoscere l’opinione quali-quantitativa del turista sui servizi offerti, ma finalizzate a un’indagine sugli aspetti strettamente connessi ai beni, quali fruibilità, accessibilità, stato di conservazione, pulizia».
Lo stesso principio è alla base del progetto elaborato a tutela delle aree naturali e protette e del paesaggio e per questo riconosciuto dal Piano Paesaggistico e Territoriale Regionale.
In questo caso saranno soprattutto le guide che quotidianamente accompagnano i visitatori nei percorsi a funzionare come sentinella del territorio: «Una rete di monitoraggio - ha osservato Mandurino - come quella degli operatori che percorrono regolarmente le strade del Salento e che possono svolgere una costante azione di rilevo e segnalazione, oltre che a costituire, con la loro presenza, presidio al degrado».