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LECCE | Dovranno difendersi di truffa aggravata due lavoratori della Vision 2000, azienda leader a Lecce nella consulenza direzionale in diversi ambiti lavorativi. Le fiamme gialle continuano ancora ad indagare per verificare se ci siano altre responsabilità o persone coinvolte nella truffa. Nella mattinata di oggi, il nucleo di polizia tributaria della Guardai di Finanza di Lecce, ha stretto le manette ai polsi di due persone. Si tratta dell'amministratore e di un suo collaboratore di fiducia. Il primo è Gianluca Russo, 39enne, e il collaboratore Luigino Rizzello, 33enne, accusati di truffa aggravata in concorso. L'accusa giunge ai due da parte del pubblico ministero Imerio Tramis, lo stesso che ha chiesto e ottenuto dal gip, Maurizio Saso, la custodia cautelare.
Secondo quanto emerso dalle indagini svolte dalle fiamme gialle leccesi, i due avrebbero ottenuto illecitamente dei finanziamenti pubblici. Su questo sta facendo chiarezza l'indagine avviata diverso tempo fa e che ora è giunta all'arresto dei due. Inizialmente si è scoperta una fittizia esecuzione di corsi di formazione e l’accreditamento di una società presso la Regione Puglia per la realizzazione di percorsi formativi senza i prescritti requisiti. Si tratta dei bandi Por 2000-2006 e 2007 – 2013, una triennale per una formazione adeguata. La società avrebbe chiesto e ottenuto 8 milioni di euro. Finanziamento però ottenuto illecitamente, senza averne tutti i requisiti in regola.
Nella prima fase si tratta della formazione a livello regionale denominata «Bollenti Spiriti». In questo caso fecero domanda 96 studenti, ottenendo un finanziamento di un milione e 440 mila euro. Mentre, il guadagno più ingente sarebbe stato ottenuto con l'avvio del secondo bando, dove presentarono domanda 747 persone, ottenendo una domma pari a 6 milioni e 400 mila euro. Non molto tempo fa, proprio in riferimento a quest'ultimo bando, l'azienda avanzò ricorso al Tar. I corsi sarebbero stati avviati, ma non svolti con regolarità, in fatti non venivano eseguiti con i criteri fissati, ma comunque veniva rilasciato un attestato di frequenza. Il rilascio veniva assegnato proprio perchè grazie a quello l'azienda otteneva i fondi.