MELENDUGNO | Una vera e propria fabbrica della droga. È quella scoperta dai carabinieri della stazione di Melendugno, che dopo aver scoperto in una casa che era stata allestita una mini-serra per la produzione di marijuana, hanno individuato quelli che hanno ritenuto essere i responsabili.
Due di questi sono finiti agli arresti, mentre una terza persona è stata denunciata a piede libero, perché ritenuta dai carabinieri coinvolta.
In manette è finito un giovane residente da tempo in provincia di Lecce, Luigi Vettigli (a sinistra, nella foto), di 20 anni, originario di Napoli. Assieme a lui è stato arrestato pure il minorenne, entrambi residenti a Melendugno. I militari della locale stazione li tenevano sotto controllo da un po' di tempo, tanto che alla fine, uniti tutti i tasselli delle indagini, hanno fatto il «blitz» in casa, lì appunto dove hanno trovato le pianticelle.
Quando Vettigli e il minorenne sono finiti nella rete dei carabinieri (che hanno agito di notte), infatti, i militari di Melendugno hanno fatto scattare la perquisizione domiciliare all'interno dell'abitazione del 20enne.
E proprio all'interno della sua abitazione, i carabinieri hanno trovato, nascosto in un ripostiglio, un vero e proprio ambiente di produzione della droga, una serra, con tanto di sistema d'irrigazione.
Nella stessa stanza, i carabinieri hanno trovato otto vasi di in cui crescevano piante di marijuana, che fra l'altro erano già diventate piuttosto rigogliose. Insieme a queste c'era pure tutto l'occorrente per la produzione «fai da te», cioè tutti gli attrezzi e gli accessori necessari per far crescere le piante. Insieme agli otto vasetti, i carabinieri hanno sequestrato anche venti grammi di marijuana in fase di essiccazione.
Ma non è tutto, perché nei confronti di un minorenne, durante la fase d'indagine, sono poi sorti alcuni elementi coi quali i carabinieri hanno dovuto attribuire certe responsabilità a un altro 20enne, G.S., anche lui di Melendugno. Proprio durante un'altra perquisizione, questa volta nei confronti di quest'ultimo, sono stati trovati un centinaio di semi di canapa indiana, oltre che tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi. Per questo motivo, anche un provvedimento nei suoi confronti, una denuncia. Al termine dei controlli, e delle formalità di rito, i due arrestati sono stati trasferiti uno nella casa circondariale di Lecce, il carcere Borgo San Nicola, l'altro invece, essendo minorenne, nel Centro di prima accoglienza che si trova sulla via per Monteroni di Lecce.
Entrambi, come da prassi, ora sono a disposizione del magistrato nominato di turno, che ha concordato con la linea investigativa dei carabinieri. Ora, dinanzi al magistrato, dovranno rispondere delle accuse di produzione e traffico di sostanze stupefacenti.